Il paradosso della Salvezza
dal Numero 42 del 25 ottobre 2015
di Mons. Fulton J. Sheen
«Ha salvato altri, ma non può salvare Se stesso». Proprio questo è “il paradosso della Salvezza” operata dal Redentore: la salvezza altrui esige sempre il sacrificio di una vita, come avviene anche in natura. Cristo non poteva salvarci senza “perdere Se stesso”: Egli non è solo Maestro ma Salvatore.
Rut la nuora perfetta
dal Numero 37 del 20 settembre 2015
di Antonio Farina
È famosa, e spesso un fatto reale, l’ostilità suocera-nuora. Forse anche per questo la Sacra Scrittura ci pone a modelli una suocera e una nuova perfette: Noemi e Rut, unite da un affetto come di madre e figlia, che le rende l’una salvezza dell’altra.
Flashes di storia sull’indissolubilità del Matrimonio
dal Numero 35 del 6 settembre 2015
di Suor M. Gabriella Pia Iannelli, FI
Nella storia bimillenaria della Chiesa molti sono stati i momenti critici, molte le pressioni che di volta in volta spingevano Roma verso la legittimazione del divorzio e delle seconde nozze, specie di personaggi di potere. Ma la Santa Chiesa, ferma sulle parole di Cristo, non ha mai rinnegato la Verità di cui è custode.
Una nuvoletta che cambia il mondo
dal Numero 34 del 30 agosto 2015
di Antonio Farina
Nel volgere di un breve istante l’intero Popolo di Israele abbandona gli idoli e torna a credere nell’Unico Vero Dio. Ciò si deve alla fede, alla perseveranza e all’audacia del profeta Elia, il solo rimasto fedele al Signore. Da allora la benedizione ritorna sul Popolo eletto e il Carmelo diventa un Monte Santo.
Oltre la giustizia umana. Gli esempi dei genitori di Suor Lucia
dal Numero 33 del 23 agosto 2015
di Claudio Circelli
Accanto alla giustizia umana vi è un’altra giustizia, suprema, che l’uomo deve tenere in massimo conto quando prende le sue decisioni. Si chiama “giustizia di religione” e consiste nel rendere a Dio ciò che gli è dovuto. Ha criteri propri ed è iscritta nella retta coscienza umana.
I legami di Adamo
dal Numero 32 del 16 agosto 2015
di Fulton J. Sheen
Le difficoltà della vita matrimoniale non giustificano la rottura del vincolo stabilito, molto spesso anzi sono un’opportunità per rendere l’amore stabile e duraturo. È legge della natura che le gioie della vita divengono permanenti a condizione di aver superato un periodo transitorio di tedio o sofferenza.
“Finché morte non ci separi"
dal Numero 31 del 2 agosto 2015
di Fulton J. Sheen
Vi è una via per amare Dio attraverso l’amore per le creature. Il sacramento del Matrimonio è l’espressione più elevata di quest’amore, in virtù del quale lo sposo e la sposa sono resi una sola carne. La natura stessa dell’amore esige che il patto nuziale sia permanente.
Morire per avere la vita
dal Numero 29 del 19 luglio 2015
di Fulton J. Sheen
«È l’amore che fa la differenza tra la sofferenza ed il sacrificio». Ciò che per chiunque costituirebbe una dolorosa sofferenza, non lo è per chi ama e agisce per amore di Dio. Così la mortificazione, il sacrificio, non solo dà vita, sull’esempio di Nostro Signore, ma è testimonianza del nostro amore per Lui.
Morire per avere la vita
dal Numero 28 del 12 luglio 2015
di Fulton J. Sheen
L’uomo è composto di anima e corpo, di materia e spirito. I due costituenti sono antagonisti, spesso in conflitto fra loro; la legge della natura infatti si oppone alla legge dello spirito. Il progredire nella vita morale consiste nel far morire la carne per far sì che lo spirito raggiunga la beatitudine della Vita eterna.
La punizione per la negligenza
dal Numero 27 del 5 luglio 2015
di Fulton J. Sheen
Perché spesso si incontrano anime in cui l’anelito all’eternità sembra spento e ogni facoltà spirituale atrofizzata? Perché non hanno mai colto seriamente l’appello divino ad intraprendere la lotta per conseguire la Vita eterna. Salvo cambiamento di rotta, ogni loro “capacità spirituale” andrà irrimediabilmente perduta.