Il 9 ottobre scorso si è tenuto a Roma un prestigioso Convegno, organizzato dal “Comitato Papa Pacelli” unitamente alla Postulazione della Causa, per celebrare l’anniversario dei celesti natali del Sommo Pontefice Pio XII, del quale da tempo si vagheggia la Canonizzazione.
Pio XII tra i Santi. Questo il titolo dell’importante Convegno che, a Roma il pomeriggio del 9 ottobre, ha commemorato la figura del grande Pontefice romano nel giorno anniversario della sua dipartita per il Cielo. Un titolo suggestivo e calzante per molti motivi quali possono essere la rievocazione del giorno del suo ingresso tra i Santi nel Regno dei cieli (9 ottobre 1958), come pure la presentazione della figura di un Papa che ha donato alla Chiesa ben 162 novelli Beati e 33 nuovi Santi, ed infine, speriamo, un auspicio per la tanto desiderata quanto meritata Canonizzazione che lo porrebbe finalmente tra i Santi sugli altari.
Il Convegno, organizzato dal “Comitato Papa Pacelli – Associazione Pio XII”, diretto e coordinato dall’avvocato Emilio Artiglieri, assieme alla Postulazione della causa, si è svolto nella prestigiosa Sala dei Papi del Convento domenicano di Santa Maria sopra Minerva e si è concluso la mattina seguente con una Santa Messa celebrata alle Grotte Vaticane da S. E. Rev.ma Card. Giovanni Lajolo, Presidente Em. del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
Il luogo prescelto a cornice dell’evento – come ha puntualizzato Mons. Daniel Ols, uno dei relatori – non è senza significato. In quella stessa Basilica di Santa Maria sopra Minerva, sotto l’altare maggiore, riposano le venerate spoglie di santa Caterina da Siena, colei che Pio XII chiamò «una vergine eroica, sposa di Cristo, paladina della Chiesa, madre del popolo, angelo di pace all’italica famiglia», che assieme «all’eroe d’Assisi, in tempi straordinariamente difficili, illustrarono, mentre vivevano, con nitido fulgore di opere e di virtù e beneficarono abbondantemente questa loro e nostra Patria».
Difatti, il 5 maggio di settantacinque anni fa (1940) il Pontefice vi giungeva per celebrare solennemente la memoria dei due Santi più cari alla tradizione italiana da lui proclamati Patroni Primari d’Italia, proprio negli anni tormentati e delicati di un Conflitto Mondiale che era scoppiato ormai da un anno, ma ancora non aveva coinvolto l’Italia.
Le sue speranze erano quelle di evitare un’azione bellica, che non approvava, come pure un’alleanza con la Germania nazista, ma la situazione politica stava ormai precipitando, come si poteva intuire dall’assenza alla solenne Celebrazione delle due autorità politiche più alte dello Stato Italiano, il capo del Governo Benito Mussolini e il Re Vittorio Emanuele III.
Durante il Convegno, gli stessi luoghi sono tornati ad affollarsi attorno alla carismatica e venerabile figura del Pastor Angelicus, per seguire gli interventi che si sono susseguiti nel pomeriggio, moderati dal Vescovo Giuseppe Sciacca, segretario aggiunto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica.
Hanno preso parte ai lavori il Rev. P. Daniel Ols che ha introdotto il ricordo di Papa Pacelli rievocando la Solenne Messa del 5 maggio 1940; l’avvocato Emilio Artiglieri, affezionato e devoto estimatore del Pontefice, che ha tracciato le linee del suo Pontificato attraverso alcune beatificazioni e canonizzazioni; il Diacono Domenico Oversteyns che ha condiviso immagini inedite di Pio XII donate da Suor Pasqualina Lehnert alla famiglia spirituale L’Opera; il Rev. prof. Don Nicola Bux che ha sottolineato l’importanza dell’influsso di san Pio X sul Magistero eucaristico di Papa Pacelli; e infine Giulio Alfano, professore alla Lateranense, che ha messo a fuoco gli anni più duri del Pontificato pacelliano con una conferenza dal titolo: Pio XII, Santa Caterina e la comune ricerca della pace.
Terminati i lavori del pomeriggio, l’uditorio si è spostato nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva dove, con breve cerimonia, è stato collocato e benedetto un quadro del Venerabile Pio XII raffigurato nell’atto di benedire i fedeli.
L’indomani, il Convegno ha vissuto il suo momento conclusivo con la Santa Messa a San Pietro nelle Grotte Vaticane, ove il Card. Giovanni Lajolo, durante l’omelia, ha ricordato la figura del Nostro Pontefice: «Chi è già avanti negli anni, come chi vi parla, può ben ricordare come, all’apparire del Papa Pio XII nelle pubbliche udienze in Piazza San Pietro, l’enorme folla che la riempiva fosse tutta attraversata come da un fremito, come percorsa da una vibrazione magnetica. Era l’intima unione di spirito del gregge con il suo Pastore. A noi giovani, e non solo a noi, egli appariva come il modello di una straordinaria perfezione naturale, arricchita e sublimata dalla grazia; quando pregava, ci pareva immerso nella contemplazione delle cose celesti; e quando benediceva, ci pareva che le sue braccia spalancate aprissero il cielo sulla terra. Quale ricchezza di sapienza egli trasmise alla Chiesa! Quali impulsi egli diede in tutti i campi dell’attività apostolica!».
Parole puntuali e toccanti che hanno concluso splendidamente i due giorni dedicati alla memoria gloriosa di questo romano Pontefice!