È una malattia della pelle di solito benigna, senza complicanze, in genere ad evoluzione spontaneamente favorevole, che colpisce prevalentemente i giovani e che può creare disagio ed imbarazzo, soprattutto di ordine estetico, anche con ripercussioni psicosociali.
Come prima cosa si ritiene opportuno dare una descrizione delle varie manifestazioni cui può andare incontro la malattia.
- Comedone chiuso (punto bianco): formazione biancastra, cupoliforme, di piccole dimensioni localizzata nel dotto del follicolo pilifero causata dall’accumulo di detriti epidermici (cheratina) e di sebo.
- Comedone aperto (punto nero): origina dal comedone chiuso che può aprirsi e causa la rottura della parete follicolare con innesco del processo infiammatorio e formazione di papula e pustola.
- Papula: lesione infiammatoria di colore roseo-bruno di consistenza dura, rilevata; può riassorbirsi nel giro di qualche giorno, ma spesso si trasforma in pustola.
- Pustola (brufolo o foruncolo): lesione tenera eritematosa, rilevata, contenente materiale purulento bianco-giallastro per l’azione di germi sul materiale della papula.
- Nodulo: lesione infiammatoria, solido-elastica, dolente, di colorito rosso-violaceo, localizzata nel derma medio-profondo, che perdura circa 8 settimane, dovuta ad infiltrazione granulomatosa con evoluzione verso il rammollimento e successiva rottura con emissione del materiale purulento e conseguente cicatrice.
- Ciste: lesione cavitaria rotonda, profonda, con dimensione anche di qualche centimetro, di consistenza duro-elastica di solito non dolente, che può essere o no infiammata.
- Macula atrofica: esito di una lesione infiammatoria trattata; è di piccole dimensioni, di varia forma, inizialmente rossastra e poi rosea fino ad assumere il colorito della cute circostante e che dura qualche settimana.
- Discromia post-infiammatoria: macchia rotondeggiante, superficiale, di varia colorazione (dal rosa fino al marrone).
- Cicatrice: esito frequente dell’acne severa che si manifesta o in forma atrofica, di aspetto variabile, o ipertrofica (cheloide).
L’acne è una affezione del follicolo pilo-sebaceo dovuta a molti fattori (combinazione di fattori genetici predisponenti e fattori scatenanti). Si manifesta con decorso cronico recidivante e tendente in genere alla risoluzione spontanea, in tempo non prevedibile. Nel 70-80% dei casi si manifesta nella adolescenza con esordio all’inizio della pubertà. Si localizza prevalentemente in sedi cutanee ricche di follicoli pilo-sebacei: al viso (naso, mento, guance, fronte) o al terzo superiore del tronco (spalle, dorso, torace).
Le lesioni morfologiche elementari dell’acne si distinguono in:
- non infiammatorie: comedoni chiusi (punti bianchi) e aperti (punti neri);
- infiammatorie: papule, pustole, noduli e cisti;
- esiti: macule atrofiche, iperpigmentazione e cisti.
Tali lesioni possono essere presenti contemporaneamente nella stessa area data la loro evoluzione.
Il decorso e la prognosi della malattia è determinato dall’interazione tra ormoni, cheratina, sebo e batteri…
Fine prima parte