Nella società di oggi il ruolo della donna, la femminilità e la maternità sono sotto attacco. Possiamo contrastare questa battaglia ideologica comprendendo che solo la Madonna è vero modello di ogni donna nella sua vocazione alla maternità fisica o spirituale.
È notizia sconvolgente di poco tempo fa che la Leche League, la “Lega del Latte”, fondata per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di allattare al seno i propri figli, avrebbe dichiarato che anche gli uomini possono “produrre” il latte per l’allattamento con determinati trattamenti farmacologici.
Queste assurdità contronatura sono uno dei tanti campanelli d’allarme di una deriva morale e spirituale della società ormai sempre più accentuata. Se secondo il “mantra” dell’ideologia di genere i concetti di uomo e donna sono ormai obsoleti e superati, se le femministe sostengono di voler abbattere il patriarcato, cioè l’ordine naturale gerarchico stabilito da Dio, se non c’è differenza tra il ruolo e i compiti della donna da quelli dell’uomo – nel senso che tutti possono fare tutto (addirittura la scienza dice di essere in grado di creare l’utero artificiale in modo che anche gli uomini possono diventare “mamme”) –, allora notizie di questo genere non sono che una conferma dell’aberrazione in cui ci troviamo.
Nella nostra società le donne, che dovrebbero essere immagine di Maria Santissima, sono particolarmente attaccate e questo è evidente: allora noi rispondiamo con l’esempio di una grande santa, prima ebrea e poi divenuta carmelitana. Stiamo parlando di Edith Stein, la quale, dopo una lunga maturazione spirituale e intellettuale, divenne cattolica e impostò una riflessione filosofica e teologica sul ruolo della donna nella società, ispirandosi alla Sacra Scrittura e a san Tommaso. Ella infatti osservava che nella Germania del 1930, periodo in cui visse, stava avvenendo una frantumazione spirituale e morale e intuì che solo la donna avrebbe potuto arginare questa crisi e ricostruire spiritualmente la società. La donna è infatti chiamata a cercare il sentiero che da Eva porta a Maria, e deve ristabilire la natura umana nella sua purità, il cui archetipo è la Vergine Maria, concepita immacolata. La Santa scrive: «Ogni donna che vive nella luce dell’eternità può rispondere alla propria vocazione – poco importa che ciò avvenga nel matrimonio, in una comunità religiosa o in un mestiere secolare». La Santa definisce dunque tre categorie di stati di vita possibili: consacrarsi in una comunità religiosa, consacrarsi nel mondo oppure sposarsi, ma sempre guardando all’Immacolata come suo unico e vero modello. Ella può dunque essere modello per le vergini consacrate, ma anche per le mamme di famiglia e per le spose. Chi più di Lei può insegnarci come diventare sante in qualunque stato di vita Dio ci chiami? Lo sguardo costante verso Maria infonde alla donna animo e forza per dare il vero significato alla loro femminilità, così tanto combattuta oggi, perché, secondo la Santa, «la maternità di Maria è il prototipo di ogni maternità. Come lei, ogni madre umana dovrebbe essere madre con tutta sé stessa per comunicare all’anima del figlio tutta la ricchezza della propria anima», ma allo stesso tempo la Madonna, Vergine purissima, diventa Madre pur restando vergine e riceve Gesù come suo Figlio senza considerarlo come sua proprietà o possesso, ma come dono di Dio. Così dunque deve fare ogni madre: comprendere che ogni figlio viene da Dio e non è suo possesso, e perciò non può ostacolare la vocazione che Dio gli affida anche se andasse contro le sue vedute personali (a questo proposito, quanti genitori sono contrari se un figlio dichiara di volersi consacrare a Dio?).
La Madonna è però soprattutto modello per tutte quelle anime che si donano a Dio. Lei, infatti, concepita immacolata, senza macchia, è la protettrice speciale di tutte quelle anime che volontariamente si consacrano al servizio di Dio entrando in convento o rimanendo nel mondo. Il loro impegno sta unicamente nel compiere la volontà di Dio, rimanendo sotto la Croce di Gesù: dunque la vita della vera religiosa è espiazione e amore redentore del mondo, perché compartecipe della missione di Cristo. L’anima religiosa è il cuore della Chiesa, vittima immolata e con la sua offerta silenziosa dona la vita eterna alle anime.
In conclusione, se oggi la femminilità delle donne è in crisi, se il loro ruolo nella società è sempre più fluttuante e aleatorio, allora è necessario oggi più che mai invocare l’intercessione della Beata Vergine Maria, chiedendo una sua speciale protezione per tutte le donne, affinché Ella trasmetta al “gentil sesso” l’ideale della sua purezza, della sua maternità, della sua vita tutta trasfigurata nell’amore a Dio e al prossimo.