Il popolo è ben altra cosa rispetto alla massa. La massa è qualcosa d’informe, che, pertanto, si lascia facilmente plasmare. Il popolo no. Esso ha una sua identità, una sua storia, delle radici. Ha un vissuto che gli permette di giudicare con buon senso il reale. E questo lo conforta di un’eredità: la saggezza. Certo, i popoli non sono uguali; perché le culture non sono uguali. C’è chi ha conquistato il Vero. Chi lo ha atteso. Chi lo ha rifiutato. Chi se ne è allontanato. Ma al di là di questo, ciò che è di natura percepisce il senso delle cose e il mistero del vivere. E, proprio perché Dio ha fatto sì che la natura fosse predisposta all’accoglienza della grazia, non c’è buon senso popolare che non manifesta questo desiderio; al di là di ciò che la storia dei singoli popoli partorisce. Ecco perché si può capire l’unicità e la bellezza della Verità cattolica anche attraverso il buon senso di tutti i popoli.
Ciò che è di natura è semplice. È, appunto, naturale.
Ciò che è invece innaturale o perfino contro-natura è complesso, faticoso, impossibile.
L’unica possibilità della contro-natura la può riconoscere solo la follia: cioè quell’atteggiamento capace di annullare la realtà per sostituirla con una delirante immaginazione.
Ciò che è conforme alla natura è semplice. È leggero.
Scorre lungo i secoli, ma non fatica.
Come l’acqua che segue il pendio senza alcuno, innaturale, sforzo.