MARIA SS.
Una rinascita mariana per l’Europa
dal Numero 26 del 30 giugno 2024
di Padre Alessandro M. Apollonio

Per avere la pace, l’Europa deve tornare cattolica. Per questo Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato, affinché, attraverso la pace, sia possibile dargli gloria. Ma se l’Europa non conoscerà una rinascita mariana, ciò non sarà possibile.

«Sono l’Angelo della Pace», disse il messaggero celeste ai tre Pastorelli. Il Portogallo però era in guerra, la prima Guerra mondiale, 1914-1918. La Regina della Pace manda l’Angelo della Pace, per insegnare la via della Pace al mondo che era tutto in guerra.

Il Portogallo vi partecipò, entrando nella coalizione europea contro l’impero asburgico. Un’“inutile strage” la definì Benedetto XV.

A distanza di un secolo vediamo bene che il Papa aveva ragione: quei confini nazionali, costati allora la vita di milioni di giovani, non esistono quasi più. Da questo punto di vista, l’Europa unita ha fatto un passo in avanti. Ora bisogna darle un’anima, perché non ce l’ha; è un corpo morto, molto affascinante, ma morto. «Ti si crede vivo, e sei morto» (Ap 3,1): queste parole apocalittiche del Signore valgono oggi per noi europei.

L’Italia pre-risorgimentale fu definita “una pura espressione geografica” da Metternich (1847); dopo Maastricht (1992) l’Italia e tutta l’Europa sono diventate una pura espressione economica, senza Dio, senza un’anima.

Perché l’Europa rinasca, “deve ritornare nel grembo di sua madre”, dice il santo sinedrita Nicodemo (cf Gv 3,4). Ma la Madre di tutti i popoli è Maria, dunque, l’Europa deve rinascere nel grembo di Maria. Le dodici stelle sul campo blu della bandiera europea sono il segno profetico di questa rinascita mariana, anche se gli stessi capi politici dell’Europa, oggi, sono ben lontani dal riconoscerlo. Per questo, sull’Europa soffiano venti di guerra. Fino a quando i fratelli amano e rispettano la propria madre, si amano e si rispettano tra di loro, almeno per amore di Lei. Quando umiliano e offendono la propria madre, non esitano a farsi guerra.

Dopo il Risorgimento, Massimo D’Azeglio disse: «Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani». Oggi dobbiamo dire: fatta l’Europa, bisogna “rifare i buoni cristiani” (padre Pio), perché gli europei non lo sono più. L’Europa o torna cristiana o diventerà musulmana (card. G. Biffi).

Senza rinascita spirituale nel grembo di Maria, l’Europa unita sarà una cristianità fallita, preludio della cosiddetta “Eurabia saudita”.

La Madonna a Fatima è venuta a ricordarci che:

1) le guerre sono conseguenza dei peccati degli uomini;

2) per evitare le guerre bisogna convertirsi e riparare il peccato commesso;

3) la conversione deve coinvolgere la società intera, con le sue leggi e istituzioni;

4) affinché tutto questo si realizzi nel modo più perfetto, «Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria» (13 giugno e 13 luglio 1917).

Ora, dobbiamo riconoscere amaramente che proprio questo appello alla “marianizzazione” del mondo, a cominciare dall’Europa, è stato disatteso. Ma come può essere marianizzata l’Europa, se gli stessi cattolici continuano ad essere freddi e diffidenti verso la loro Madre?

L’interesse economico non può sostituire la vera religione. Non si possono servire due padroni. Non si può servire Dio e il denaro. Questo è intuitivo, prima di essere verità di fede divina. Se il potere economico non si mette al servizio di Cristo, diventa una delle bestie apocalittiche, al servizio di satana, contro la Donna e la sua discendenza, come predetto in Apocalisse 12 e come accade ai nostri giorni.

Il benessere economico, da solo, non placa, ma spesso accresce la concupiscenza, sorgente di molte guerre: «Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra!» (Gc 4,2).

Oggi, gli stati “benpensanti” si vantano della loro “laicità”, ma i loro governanti, in verità, adorano il “dio quattrino”. Sono diventati lo “sgabello dei suoi piedi”. Alla vera religione del Dio Trino è subentrata l’idolatria del “dio quattrino”. Le conseguenze sono tragiche: «L’avidità del denaro è la radice di tutti i mali; presi da questo desiderio, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti tormenti» (1Tm 6,10).

Anche per chi capisce l’assurdità di questa prostrazione sociale al cinico potere dell’alta finanza, non è facile scegliere l’alternativa giusta. Con il multiculturalismo imperante, sorge il dilemma: qual è la vera religione? Tutti tirano l’acqua al proprio mulino. Ma, per chi avesse la pazienza, la possibilità e la capacità di fare uno studio comparato di tutte le religioni esistenti nel mondo, con onestà intellettuale, concluderebbe senza tentennamenti che il Cattolicesimo è l’unica vera religione. Il problema è che questa comparazione richiede molti anni di studio, e non “matto e disperatissimo” come quello del giovane poeta di Recanati, bensì “ordinatissimo” e illuminato dalla retta intenzione. Sulla retta intenzione, poi, agisce normalmente la grazia attuale. Poiché sono pochi coloro che possiedono i requisiti necessari per questo tipo di ardua ricerca, ci viene incontro la Misericordia di Dio che «vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità» (1Tm 2,4). In che modo? «Quando sarò elevato da terra attirerò tutti a me» (Gv 12,32), disse il Signore riferendosi al suo sacrificio redentore, e all’effusione dello Spirito, che continua a discendere sull’umanità intera. Come riconosciamo l’azione dello Spirito Santo? Per mezzo della sua Sposa. L’Immacolata è la Sposa dello Spirito Santo e, con lo Spirito Santo, attira tutte le anime a Cristo. Per questo, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria, perché è l’icona visibile della missione invisibile dello Spirito Santo nelle anime.

«Credo che per il mondo siano più vantaggiosi coloro che pregano, che non quelli che combattono, e che se il mondo va di male in peggio, ciò è perché vi sono più battaglie che preghiere» (Donoso Cortes).

Le anime oranti, dunque, sono le grandi benefattrici dell’umanità. Senza di esse, il mondo si autodistrugge, perché Dio lo abbandona in balìa di se stesso. La preghiera è il combattimento più necessario, perché allontana il nefasto influsso satanico e attira sul mondo la Misericordia di Dio. La pace è uno dei doni più preziosi che la preghiera ottiene da Dio. Dio vuole stabilire la devozione al Cuore Immacolato per donare al mondo la sua pace. La pace, poi, non è fine a se stessa, ma è la condizione migliore per glorificare Dio con la santità di vita, elevando a Lui il continuo rendimento di grazie, per mezzo del suo Figlio, Re della pace, realmente presente in mezzo a noi nel Santissimo Sacramento dell’Eucaristia.

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