SPIRITUALITÀ
E' Pasqua!
dal Numero 13 del 31 marzo 2024
di Padre Stefano M. Manelli

Esultiamo di gioia nel giorno glorioso della Risurrezione del Signore che per noi ha vinto la morte. Rallegriamoci soprattutto con la Madre Immacolata, e con Lei e con tutto il Paradiso eleviamo a Dio canti di lode e di ringraziamento ripieni di amore paradisiaco.

La Pasqua è la solennità trionfale di Cristo Gesù che è passato dalla morte alla Risurrezione, dalla crocifissione alla glorificazione!


Vogliamo tutti gioire ed esultare con il canto dell’“Alleluia” pasquale, che significa, appunto, “sia lode a Dio”!


Vogliamo gioire ed esultare con tutta la Chiesa celeste e terrestre, con l’intera corale degli angeli e dei santi nei Cieli e sulla terra!


Vogliamo esultare soprattutto con quella prima e unica creatura che esultò silenziosamente sulla terra, assistendo di persona alla divina Risurrezione di Gesù, ossia Maria Santissima, la quale, dopo la morte di Gesù, era rimasta unica e sola, sulla terra, a credere che Egli, morto sulla Croce il Venerdì Santo, sarebbe risorto nel terzo giorno dopo la crocifissione, ossia la domenica.


Per questo Maria Santissima, creatura unica e sola piena di fede, sospinta dal suo divino amore materno, alle prime ore del terzo giorno dopo la morte del Figlio – ossia alle prime ore ancora buie nel mattino della domenica –, si recò e arrivò al sepolcro, dove assisté alla meraviglia divina della Risurrezione di Gesù! 


In quell’inimmaginabile abbraccio d’amore divino fra la Madonna e Gesù, fra la Mamma e il Figlio Risorto, c’era tutta la sublime gioia incontenibile delle lacrime di amore paradisiaco! Impossibile che non fosse così!


Una cosa fece la Madonna, vedendo che erano rimasti in disordine il sudario e la sindone adoperati per Gesù Crocifisso deposto nel sepolcro. Ella, con il suo istinto di donna e di mamma, si mise subito a piegare quei panni, ponendo ogni cosa in ordine, così che i Discepoli, venendo al sepolcro, sarebbero stati aiutati a credere. 


Poco dopo, intanto, arrivarono al sepolcro anche le pie donne con gli aromi e i profumi per ungere il corpo di Gesù, senza pensare minimamente che potesse essere risorto. Maria di Magdala, infatti – come riferisce san Giovanni nel Vangelo –, appena vide la pietra del sepolcro rovesciata, corse subito da Simon Pietro e da Giovanni per dire loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto» (Gv 20,2).


Subito Simon Pietro e Giovanni si recarono insieme al sepolcro, e quando vi entrarono, guardando, finalmente illuminati, credettero alla Risurrezione di Gesù, poiché, come è scritto nel Vangelo: «Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti» (Gv 20,9).


Insieme al nostro padre spirituale – san Pio da Pietrelcina – noi tutti, invece, nel tempo pasquale, vogliamo gioire santamente per la Risurrezione di Gesù con la fede intatta e sublime della Madonna Santissima, ricordando anche le parole ardenti del Serafico Padre san Francesco che così pregava, esultando, nel giorno di Pasqua: «Si allietino i cieli, esulti la terra, si commuovano le distese dei mari: godano i campi e quanto in essi vive. Date gloria al nome del Signore, o patrie di tutte le genti: date gloria al nome del Signore!» (FF 292).  

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