MARIA SS.
Nostra Signora del Buon Successo Profezie e speranze per i giorni nostri
dal Numero 9 del 25 febbraio 2024
di Plinio M. Solimeo

Il 2 febbraio sono ricorsi i 430 anni dalle apparizioni della Madonna del Buon Successo. In quelle apparizioni, come predetto dalla Madonna stessa, c’erano profezie riguardanti il nostro terribile tempo, la crisi della Chiesa e della fede, la corruzione dei costumi. Dare uno sguardo di approfondimento a queste apparizioni ci consentirà di comprendere con maggiore acutezza l’attualità odierna.

Francisco del Castillo era allibito. L’artista era venuto al monastero dell’Immacolata Concezione, a Quito, Ecuador, per dare il tocco finale alla statua della Madonna che stava scolpendo. Arrivando al posto di lavoro, però, trovò l’immagine già finita.
«Madri! Questa statua non è opera mia! È roba da angeli!», esclamò. La superiora, madre Mariana de Jesús Torres, insieme alle sue monache, sapeva che egli diceva il vero. La statua di Nostra Signora del Buon Successo, che l’abile artista aveva iniziato a scolpire qualche mese prima, era stata rifinita per mano angelica. Venute di corsa al coro della chiesa, dove l’artista lavorava, le monache videro un grande bagliore e sentirono una musica celestiale che cantava il Salve sancta Parens. Tutta la comunità ne fu testimone.
Non era la prima volta che madre Mariana de Jesús Torres y Berriochoa, una delle sette monache spagnole fondatrici del Monasterio Real de la Limpia Concepciòn, a Quito, era testimone di un fatto soprannaturale. Dai tredici anni, infatti, aveva una vita mistica molto spiccata, in continuo contatto col soprannaturale. Era solita ricevere apparizioni di Nostro Signore, della Madonna, dei santi, ma anche dei demoni. A questa monaca, discendente di una nobile famiglia spagnola, furono rivelati fatti del futuro, e in particolare sul XX secolo, che colpiscono per la ricchezza dei dettagli e per la somiglianza con le rivelazioni della Madonna a Fatima.


“Sono Maria del Buon Successo, Regina del Cielo e della terra”
Era il 2 febbraio 1594 quando la Santissima Vergine apparve per la prima volta a madre Mariana, allora badessa delle monache Concezioniste nella capitale ecuadoriana. Ecco perché la festa liturgica di quest’ammirevole apparizione mariana cade proprio in tale data.
Madre Mariana si trovava in preghiera nel coro della chiesa. Con la fronte per terra, singhiozzando e sospirando, la religiosa supplicava la divina Maestà di porre rimedio ai terribili mali che affliggevano l’allora colonia spagnola e, in concreto, il suo monastero. Sentì allora una voce celestiale che la chiamava per nome. Alzò la testa ed ecco che vide davanti a sé la Madonna, in piedi e tutta avvolta di luce. Portava il Bambino Gesù nel braccio sinistro e teneva un pastorale da badessa con la mano destra.
«Sono Maria del Buon Successo, Regina del Cielo e della terra», disse con voce solenne. «Le tue preghiere, le tue lacrime e le tue penitenze sono molto gradite al nostro Padre celeste. Voglio che tu fortifichi il tuo cuore affinché le sofferenze non ti abbattano. La tua vita sarà lunga per la gloria di Dio e di sua Madre, che ti parla. Il mio Santissimo Figlio vuole darti in dono il dolore in ogni sua forma. E, per infondere in te il coraggio di cui hai bisogno, ecco, prendilo dalle mie mani». Dicendo queste parole, la Madonna tese il Bambino Gesù verso madre Mariana, che lo prese tra le sue braccia. Immediatamente sentì un maggior desiderio di soffrire e di consumarsi come vittima espiatoria per placare la giustizia divina, se fosse stato possibile fino alla fine del mondo.
La seguente apparizione ebbe luogo il 16 gennaio 1599. La Madonna rivelò a madre Mariana alcuni avvenimenti futuri, e poi disse: «È volontà di mio Figlio Santissimo che tu faccia scolpire una mia statua come tu adesso mi vedi, e che la ponga nel coro, nel posto della badessa, affinché io possa governare questo mio monastero. Voglio che gli uomini capiscano che io sono potente per placare la giustizia divina e per ottenere pietà e perdono per ogni anima peccatrice che a me ricorra con cuore pentito. Perché io sono la Madre di misericordia. In me non c’è se non bontà e amore».
Negli anni seguenti, madre Mariana dovette attraversare un periodo molto difficile, un vero calvario. Solo il 5 febbraio 1610 riuscì a chiamare un artista per realizzare la statua. La scelta ricadde su Francisco del Castillo, spagnolo di nobili origini, che viveva santamente a Quito con moglie e tre figli. Egli ricevette l’incarico come un dono di Dio. Dopo quasi un anno di lavoro, il 9 gennaio 1611, Castillo annunciò che l’opera era quasi pronta. Mancava appena un’ultima mano di pittura e qualche ritocco finale. Informò, quindi, che avrebbe cercato le migliori vernici che egli potesse trovare, e che sarebbe tornato il giorno 16 per terminare il lavoro.


San Francesco e i tre Arcangeli finiscono la statua
Quel giorno, poco prima dell’alba, mentre le religiose si dirigevano verso il coro per cantare l’Ufficio divino, lo trovarono tutto illuminato di una luce soprannaturale, e sentirono voci angeliche che cantavano il Salve sancta Parens. Appena videro di cosa si trattava, caddero in ginocchio davanti alla scena. Dalla statua non ancora terminata, uscivano sfavillanti raggi di luce. Allibite, le monache videro che la pittura applicata da Castillo cadeva per terra, insieme a schegge di legno. A poco a poco, la fisionomia della Madonna, dalle sembianze sempre più soavi e celestiali, prendeva forma e colore. Mentre tutte le monache vedevano questo prodigio, madre Mariana scorgeva san Francesco e i tre Arcangeli che lavoravano sulla statua.
A questo punto arrivò l’artista Francisco del Castillo. L’artista, cadendo a sua volta in ginocchio, esclamò: «Madri! Questo non è opera mia! È roba di angeli!». Del Castillo redasse un documento davanti al notaio nel quale dichiarava, sotto giuramento, che la statua non era opera sua. Dichiarò pure che la fisionomia della Madonna era diversa da quella che egli aveva scolpito.


La Madonna del Buon Successo profetizza sui secoli XIX e XX
Madre Mariana riferì personalmente al vescovo di Quito quanto accaduto, informandolo che sia i dettagli della sua vita sia il contenuto del messaggio della Madonna sarebbero stati rivelati solo nel secolo XX, a causa della “grande decadenza della fede”. La religiosa disse anche che questa devozione avrebbe avuto un ruolo importante negli avvenimenti di quell’epoca.
In una successiva apparizione, la Madonna disse a madre Mariana: «È volontà di Dio serbare la tua vita e questa invocazione per quel secolo in cui la corruzione dei costumi sarà quasi generale e la luce preziosa della fede sarà quasi estinta».
Nell’apparizione dell’8 dicembre 1634, la Regina del Cielo e della terra così profetizzò: «Il mio culto sotto l’invocazione del Buon Successo sarà il sostegno e la salvaguardia della fede nella quasi totale corruzione del XX secolo».


Profezie già avverate
Per avallare con oggettività le profezie della Madonna del Buon Successo, che riguardano uno spazio di tempo assai ampio, possiamo anzitutto considerare quelle ormai già avverate.
Riguardo alle molte pro­­­­fezie sulla vita di madre Mariana de Jesús Torres, possiamo dire che è storicamente provato che tutte si sono compiute esattamente come annunciato dalla Madonna, con una precisione che non permette alcun dubbio. Vediamo, invece, alcune profezie storiche.
Indipendenza dell’Ecuador. Il 16 gennaio 1599 la Madonna disse: «La patria in cui abiti non sarà più una colonia, diventerà una repubblica libera, col nome Ecuador. Avrà allora bisogno di anime eroiche per sorreggerla attraverso tante calamità pubbliche e private».
Un “presidente davvero cristiano” che riceverà la palma del martirio. Nella stessa apparizione, la Madonna annunciò: «Nel XIX secolo ci sarà un presidente davvero cristiano, uomo di carattere, al quale Nostro Signore darà la palma del martirio nella piazza dov’è il mio monastero. Egli consacrerà la repubblica al divin Cuore del mio Figlio Santissimo, e questa consacrazione sorreggerà la Religione cattolica in quei giorni terribili per la Chiesa». Si tratta di Gabriel García Moreno assassinato da una setta il 6 agosto 1875.
I dogmi dell’Immacolata Concezione e dell’Assunzione. Nell’apparizione del 2 febbraio 1634, la Madonna consegnò di nuovo il Bambino Gesù nelle braccia di madre Mariana. Costui allora disse: «Il dogma di fede dell’Immacolata Concezione di mia Madre sarà proclamato quando la Chiesa sarà più attaccata, e il mio vicario sarà imprigionato. Allo stesso modo sarà proclamato il dogma di fede del transito e dell’Assunzione in corpo e anima al Cielo della mia Madre Santissima». Il dogma dell’Immacolata Concezione è stato definito da papa Pio IX nel 1854 con la Bolla Ineffabilis Deus, mentre quello dell’Assunzione in corpo ed anima di Maria Santissima in Cielo è stato proclamato da papa Pio XII il 1° novembre 1950 con la Bolla Munificentissimus Deus.
Il santo Curato d’Ars. Nell’ultima apparizione, avvenuta l’8 dicembre 1634, parlando della decadenza del clero nel XX secolo, la Madonna parlò del santo Curato d’Ars in questi termini: «Dal XIX secolo, i sacerdoti dovranno amare con tutta l’anima Giovanni Maria Vianney, un mio servo che la bontà divina prepara per rischiarare quel tempo come modello esemplare di sacerdote impegnato».
Canonizzazione di madre Beatrice da Silva. Nel suo testamento spirituale, parlando dei legami delle monache Concezioniste con l’Ordine Francescano, madre Mariana scrive: «Chi vorrà prescindere da Francesco e da Beatrice non apparterrà veramente all’Ordine delle francescane Concezioniste. Quindi, né il nostro Padre san Francesco né la nostra santa madre Beatrice la riconosceranno come figlia. Beatrice salirà all’onore degli altari nel secolo XX». Madre Beatrice da Silva è stata canonizzata nel 1976 da papa Paolo VI.


Profezie in corso di compimento 
Per indicare gli agenti dell’immane crisi che avrebbe colpito la Chiesa e il mondo nei sec. XIX e XX, la Madonna del Buon Successo parla di “eresie”, di “sette”, o semplicemente di “la setta”. Secondo la Madonna, queste eresie e queste sette avrebbero avuto tale potere da estendere la loro cattiva influenza in ogni campo dell’attività umana, dalla Chiesa fino al recinto famigliare.
Libertinaggio, impurità, corruzione. «Le passioni tracimeranno ovunque, ci sarà una totale corruzione dei costumi, ovunque regnerà satana [...]. Prenderà di mira specialmente i bambini per perpetuare così la corruzione generale. Guai ai bambini di quei tempi! Difficilmente riceveranno i sacramenti del Battesimo e della Cresima».
Avendo ormai penetrato tutte le classi sociali, «la setta avrà la scaltrezza di introdursi negli ambienti domestici, che non avranno più figli. In quell’epoca nefasta, l’innocenza infantile si troverà male. Così si perderanno molte vocazioni al sacerdozio. Sarà una vera calamità».
La verginità quasi sparirà. «L’atmosfera sarà satura dello spirito di impurità che, come un fiume in piena, scorrerà per le vie e per le piazze pubbliche. Quasi non ci saranno più vergini nel mondo. Il delicato fiore della verginità, timido e minacciato da distruzione totale, appena sopravvivrà».
Divorzio, concubinato, figli illegittimi, educazione laica. «Riguardo al sacramento del Matrimonio, che simboleggia l’unione di Cristo con la Chiesa, sarà attaccato e profanato dappertutto [...]. Si imporranno leggi inique allo scopo di estinguere questo sacramento, facilitando così la cattiva condotta delle persone. Si moltiplicheranno i figli nati male, senza la benedizione della Chiesa. Lo spirito cristiano andrà scemando sempre di più».
«La luce della fede si spegnerà fino a una quasi totale corruzione dei costumi. Tutto ciò sarà aggravato ancora dall’educazione non cristiana. Sarà motivo perché scarseggino le vocazioni sacerdotali e religiose».
Poco valore all’estrema Unzione. «In quel tempo, il sacramento dell’estrema Unzione sarà poco stimato, poiché mancherà ovunque lo spirito cristiano. Molte persone moriranno senza l’ausilio della grazia per la sciatteria delle famiglie».
La sacra Eucaristia sarà profanata. «Lo stesso succederà con la santa Comunione. Guai, però, a quelli che commetteranno immani sacrilegi, pubblici e occulti, di profanazione della sacra Eucaristia! [...]. Il mio Figlio Santissimo sarà buttato a terra e calpestato da piedi immondi».


Crisi della fede e nella Chiesa
Le parole della Madonna riguardo alla crisi della fede e nella Chiesa meritano una trattazione a parte. Per noi, cattolici, è chiaro il rapporto fra la crisi nella Chiesa e quella morale. È chiaro che c’è una decadenza negli Ordini religiosi, nel clero e nella Chiesa in generale. Il clero è il sale della terra e la luce del mondo, come ha detto Nostro Signore Gesù Cristo. Proprio a questo riguardo, la Madonna del Buon Successo ebbe parole fortissime.
Molte nazioni saranno castigate per i peccati dei sacerdoti e dei religiosi. «Devi sapere ancora, figlia mia, che la Giustizia divina suole scagliare terribili castighi su intere nazioni, non tanto per i peccati del popolo, quanto per quelli dei sacerdoti e dei religiosi, perché, per la perfezione del loro stato, costoro sono chiamati ad essere il sale della terra, i maestri della verità e i parafulmini dell’ira divina».
Perché sono tiepidi, saranno rinnegati da Dio. Il Bambino Gesù rivelò a madre Mariana che molte anime religiose e sacerdotali «vogliono servirmi solo a metà, conservando i propri capricci e costumi, soddisfacendo in tutto la propria volontà e prendendosi libertà incompatibili col proprio stato. Io non li tollero. Niente che sia a metà è di mio gradimento. Io le abbandono e lascio che seguano ogni desiderio del loro cuore perverso. Alla fine, Io le rinnegherò davanti al mio Padre celeste. Guai a costoro, religiosi e religiose!».
Tacere quando si deve parlare. «Quasi non si troverà più innocenza nei bambini né pudore nelle donne. In quella suprema necessità della Chiesa, taceranno coloro che dovrebbero invece parlare».
Questo grave ammonimento contro coloro che stano zitti quando dovrebbero parlare è ripetuto nell’apparizione del 2 febbraio 1610: «Dilagheranno i vizi dell’impurità, la bestemmia e il sacrilegio. In quel tempo di depravazione e di desolazione, taceranno coloro che dovrebbero invece parlare».
Tradimento di chi dovrebbe difendere la Chiesa. La Madonna fa questa terribile ammonizione: «Verranno tempi funesti, in cui [...] coloro che dovrebbero difendere con giustizia i diritti della Chiesa, senza paura servile, daranno la mano ai nemici della Chiesa, lasciandogli fare quel che vogliono».


Quando tutto sembrerà perso, sarà il trionfo della Santa Chiesa
Proprio come a Fatima, dopo aver previsto immani sciagure per la Chiesa e per la società, la Madonna prevede la vittoria finale. Parlando della propagazione delle eresie nei sec. XIX e XX, la Madre del Buon Successo rivelò a madre Mariana: «Il piccolo numero di anime che serberà il tesoro della fede e delle virtù dovrà soffrire un crudele, indicibile e prolungato martirio. Molte di esse scenderanno nella tomba per causa della violenza delle sofferenze e saranno annoverate fra i martiri che si sono sacrificati per la Chiesa e per la patria».
«Per la liberazione dalla schiavitù di queste eresie, quanti l’amore misericordioso del mio Figlio Santissimo avrà destinato per questa restaurazione, avranno bisogno di una grande forza di volontà, costanza, coraggio e molta fiducia in Dio. Per mettere alla prova la fede e la costanza dei giusti, ci saranno occasioni in cui tutto sembrerà perso e paralizzato. Sarà, invece, il felice inizio della completa restaurazione».
Dopo aver parlato delle prevaricazioni nel clero, la Madonna disse: «Con insistenza, devi pregare senza stancarti, con lacrime amare, chiedendo al Padre celeste che abbia compassione dei suoi ministri e ponga fine quanto prima a quei tempi così nefasti, inviando alla Chiesa quel prelato che dovrà restaurare lo spirito dei sacerdoti. Il mio Santissimo Figlio ed io ameremo questo figlio privilegiato con un amore di predilezione, e noi gli faremo dono di rare capacità: umiltà di cuore, docilità alla divina ispirazione, forza per difendere i diritti della Chiesa, e di un cuore tenero e compassionevole. Nelle sue mani sarà posta la bilancia del santuario affinché tutto ciò che egli farà sia con peso e misura, e Dio sarà glorificato».
Il demonio provocherà «castighi, epidemie, fame, divisioni interne e apostasie [...]. Ci sarà una guerra formidabile e paurosa [...]. Quella notte sarà orribile perché sembrerà che, umanamente, il male avrà trionfato. Ma ecco che sarà giunta la mia ora, l’ora in cui io, in forma meravigliosa, rovescerò i potenti dai loro troni e il maledetto satana, calpestandolo sotto il mio piede e incatenandolo nell’abisso infernale. In questo modo, la Chiesa e la patria saranno finalmente libere dalla sua tirannia».


Il “prelato”
Molto si è scritto, non sempre a proposito, su questa profezia di un «prelato» che «restaurerà lo spirito dei sacerdoti». Chi sarà questo santo prelato? Nell’apparizione del 1599, la Madonna sembra riferirsi a un vescovo di Quito: «Giunti i tempi d’oro per questo monastero, sarà felice e premiato da Dio quel prelato, figlio mio diletto, che, conoscendo con luce divina la soggezione immediata ai Frati minori per la santificazione e la perfezione delle mie figlie dell’Immacolata Concezione, chiederà al Vicario di mio Figlio in terra, che i minori governino questo monastero».
Sembrerebbe, quindi, che questa profezia riguardi solo la diocesi di Quito e, in concreto, la questione dell’autorità religiosa sul monastero dell’Immacolata Concezione.
In un’altra apparizione la Madonna si riferisce a un «figlio eletto», da non confondere col «prelato», che sorgerà quando le autorità prevaricheranno: «Quando sembreranno trionfanti, quando l’autorità abusi del suo potere commettendo ingiustizie e opprimendo i fedeli, sarà prossimo il giorno della loro rovina, precipiteranno per terra. E la Chiesa risorgerà quale tenera bambina, allegra e trionfante, addormentata soavemente, accarezzata nelle braccia e nell’abile e materno cuore del mio figlio eletto, molto amato, di quei tempi. Io lo farò grande sulla terra e più grande ancora in Cielo, dove gli ho riservato un posto molto prezioso. Perché, senza paura degli uomini, egli ha lottato per la verità e difeso, imperterrito, i diritti della Chiesa, per cui ben lo possiamo chiamare martire». 

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