Ci siamo mai chiesti come vogliamo trascorrere la nostra eternità? In questa santa Quaresima mettiamoci tra le braccia della Madonna come farebbe il bambino con la mamma, attendendo da Lei ogni grazia e benedizione per la buona riuscita del lavoro spirituale che ci attende.
La Quaresima è un tempo molto prezioso per i cristiani che vogliono curare la propria vita di perfezione.
Qual è la perfezione spirituale? Risposta. È la perfezione nell’amare Dio con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutte le forze dell’anima e del corpo, rinnegando tutto l’anti-amore che è il nostro egoismo. Amare sempre più l’amore divino, rinnegare sempre più il nostro egoismo umano. Questa è la santa Quaresima cristiana.
Perché, poi, la Quaresima “con la Madonna”? Perché tutto può andare bene e meglio, quando la Madonna è a noi presente, quando è presente Colei che è la Mediatrice di tutte le grazie per la nostra vita spirituale e temporale. Al riguardo, possiamo ricordare l’esempio del grande vescovo sant’Alfonso M. de’ Liguori, il quale, quando doveva predicare, voleva che sul palco dal quale predicava fosse sempre presente l’immagine della Madonna, perché diceva: «Se non è presente la Madonna, di certo la predica non farà grande effetto!».
Alla Madonna, infatti, dobbiamo subito affidare la buona riuscita della nostra annuale santa Quaresima, affinché sia ricca di grazie e di benedizioni per la nostra anima e per la nostra vita cristiana, contro le insidie costanti del mondo, della carne e del demonio, che non ci danno tregua.
All’inizio della Quaresima la Chiesa fa spargere un po’ di cenere sul capo di ogni fedele, al quale il sacerdote dice: «Ricordati, o uomo, che sei polvere, e in polvere ritornerai».
Queste sono parole sulle quali dobbiamo meditare attentamente, in vista diretta della nostra morte, durante quaranta giorni, ogni anno, tra i mesi di febbraio-marzo-aprile, in preparazione alla solenne celebrazione annuale della Santa Pasqua.
Infatti, le severe parole “ricordati, o uomo, che sei polvere e in polvere ritornerai”, vogliono anzitutto rammentarci e farci riflettere sulla fine del nostro corpo, che, di fatto, con la morte finisce al cimitero. L’anima, invece, si presenta dinanzi a Dio che la giudica sulla sua vita, su tutti i suoi comportamenti buoni e cattivi, per ricevere, secondo i meriti o i demeriti:
o il premio della beatitudine eterna nel Paradiso di Dio,
o il castigo dei peccati da espiare nel Purgatorio,
o la dannazione eterna dei peccatori nel terrificante inferno dei demoni.
Ricordiamoci, per questo, dell’apparizione della Madonna di Fatima che il 13 luglio 1917 fece vedere ai tre Pastorelli di Fatima – Lucia, Francesco e Giacinta – lo spettacolo orrendo dell’inferno dove vanno a finire i peccatori che non si convertono, immersi tra le fiamme spaventose, con la compagnia orrenda dei demoni per tutta l’eternità.
La Quaresima è, appunto, il tempo più adatto a verificare se la vita cristiana, come è vissuta da ognuno di noi, può meritare il Paradiso o il Purgatorio o l’inferno, secondo la giustizia di Dio riguardo alla conformità o meno di ogni nostro pensiero o parola al volere santo di Dio.
Di solito la Quaresima è caratterizzata dal digiuno e dalla preghiera.
Il digiuno si pratica non soltanto a riguardo del cibo di ogni giorno, che deve costarci piccoli e non piccoli sacrifici nel mangiare, ma ancor più del “digiuno” a riguardo di comodità, divertimenti, moda, televisione, chiacchiere e distrazioni mondane.
La preghiera si pratica soprattutto con la partecipazione quotidiana alla Santa Messa e santa Comunione, o almeno con la recita di uno o più Rosari al giorno, o con la pratica della Via Crucis ogni giorno. L’importante è non sciupare il tempo penitenziale della santa Quaresima che aiuta molto a migliorare se stessi come cristiani coerenti che vivono, sull’esempio di tutti i santi e sante
– creature come tutti noi! –, per meritare la beatitudine eterna del Paradiso!