SPIRITUALITÀ
«Sempre più forte ad incontrare qualunque afflizione»
dal numero 7 del 11 febbraio 2024
di Suor M. Cecilia Pia Manelli

L’impurità è peccato che umilia e deturpa gravemente l’uomo, fatto a immagine e somiglianza di Dio. Bisogna combattere e adottare tutti i mezzi necessari pur di non cedere alla tentazione; essere disposti a soffrire qualunque cosa pur di non offendere Gesù.

Dopo aver ricevuto la notizia della dispensa dell’età per essere ordinato sacerdote (cf Ep. I, 9), i superiori decidono di mandare san Pio a Morcone per imparare le cerimonie (cf Ep. I, 10-11). Ma dopo un solo giorno di permanenza in Morcone egli si sente subito peggiorato in salute, con febbre e vomito, tanto che è costretto a ritornare a casa. Padre Benedetto cerca di confortarlo esortandolo a riporre solo in Dio le sue speranze e avvisandolo che aveva scritto al vescovo di Benevento per organizzare gli esami prima dell’ordinazione. Nel frattempo il giovane frate avrebbe imparato le cerimonie con il parroco di Pietrelcina. L’esame fu fatto a fine luglio a Benevento e gli «esaminatori rimasero contenti» (Ep. I, 14). Il 10 agosto san Pio fu ordinato sacerdote nel duomo di Benevento. Pochi giorni dopo egli scriveva così a padre Benedetto (Ep. I, 16):

Pietrelcina, 17 agosto 1910 
J.M.J.F.
Mio carissimo padre, 
per vari giorni sono stato un po’ più male; forse la causa principale di ciò ne è stata la troppa commozione a cui lo spirito in questi giorni è andato soggetto.  
Eccone anche la cagione che mi ha impedito di scriverle prima di ora, come era mio dovere. 
Ricevei poi le partecipazioni e non ho parole per poterla ringraziare, come ella merita, di tanta squisita carità. Il mio cuore è traboccante di gioia e si sente sempre più forte ad incontrare qualunque afflizione, qualora si tratta di piacere a Gesù. È anche vero però che il demonio non può darsi requie per farmi perdere la pace dell’anima e scemare in me quella tanta fiducia, che ho nella divina misericordia. E ciò principalmente si sforza di ottenerlo a mezzo delle continue tentazioni contro la santa purità, che va suscitando nella mia immaginazione ed alle volte anche al semplice sguardo delle cose non dico sante, ma almeno indifferenti.  
Di tutto ciò me ne rido come cose da non curarsi, seguendo il suo consiglio. Solo però mi addolora, in certi momenti, di non esser certo se al primo assalto del nemico fui pronto a far resistenza. Certo che ad esaminarmi presentemente preferirei la morte prima di deliberarmi ad offendere il mio caro Gesù con un solo peccato, benché lieve.  
Mi dica un po’ come debbo comportami intorno a ciò e ne sia sicuro, che coll’aiuto di Dio, le prometto di essergliene grato. Avrei, infine, bisogno di un calendario e ciò solamente per vedere in quali giorni non si può dire la messa votiva dell’Immacolata nel sabato e quali commemorazioni debbono dirsi in detta messa.  
Preghi per me e mi benedica.  
Il suo povero  
fra Pio  

Troppa commozione ha riempito il cuore di san Pio, tanto da peggiorare il suo stato di salute e da impedirgli di scrivere al suo direttore spirituale! La grandezza e la grazia straordinaria del sacerdozio è vissuta dal giovane cappuccino in tutta la sua potenza divina e soprannaturale che si riverbera sul suo povero fisico, già così provato. Tale potenza lo rinvigorisce nella lotta e lo rende pronto ad incontrare qualunque afflizione pur di piacere a Gesù. Infatti, il demonio non può darsi requie per far perdere la pace dell’anima e la fiducia nella divina misericordia, soprattutto attraverso le tentazioni contro la purità. In questa lettera san Pio ci dona degli insegnamenti veramente preziosi sul come affrontare le tentazioni impure che possono presentarsi alla nostra immaginazione, nonostante tutte le attenzioni e la preghiera fedele e quotidiana.
Prima cosa è ridere di queste tentazioni come cose da non curarsi, ossia non dar loro peso, ma essere pronti a far resistenza al primo assalto, non esitando nemmeno un attimo nel respingerle, preferendo la morte piuttosto che offendere Gesù che ci ha tanto amato e ci fa solo del bene. Nel dubbio o nel persistere della prova, la cosa migliore è, come ha fatto padre Pio, chiedere consiglio al confessore o al direttore spirituale, per poter procedere con serenità in questa lotta e ottenere la vittoria. Il ricorso alla Madonna e all’Angelo custode sono aiuti potenti in queste situazioni e, certamente, per evitare le occasioni di turbamento, esterne e interne.
San Pio ci insegna inoltre la gratitudine per chi ci fa del bene spirituale e fisico. A volte è così facile dimenticarsi di dire grazie per ciò che riceviamo da Dio e dagli uomini. Ed ancora, il santo ci mostra come l’attenzione alle norme liturgiche sia indispensabile per camminare sulla via retta della fede, nel seno della Chiesa.  
 

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