SPIRITUALITÀ
Famiglia e Sacra Famiglia
dal numero 1 del 31 dicembre 2023
di Massimiliano Bernardi

Non possiamo illuderci, la vita familiare e coniugale incontrerà necessariamente, prima o poi, prove e difficoltà. Per rimanere fedeli fino alla fine ai doveri assunti, bisogna ancorarsi a Dio e non distogliere lo sguardo da Lui. In questo la Sacra Famiglia è il sublime modello.

Quando si forma una famiglia, generalmente i due nubendi si proiettano in un futuro pieno di aspettative e di felicità. Grandi sogni si affacciano dalla finestra della vita; il cuore si dilata e si colora di un roseo avvenire. Nei casi più morigerati predomina una più realistica cauta speranza. Pochi, pochissimi, uniti da un amore concreto, si preparano ad affrontare gli inevitabili giorni del dolore. Anche se tutto scorresse tra agiatezza e benessere, l’ombra del vuoto, che sempre accompagna una vita frivola, prima o poi farebbe il suo trionfante ingresso spadroneggiando sulle anime che hanno perso il senso profondo del vivere. Pure quella irrefrenabile attrazione iniziale che calamitava i due giovani sposi in un clima di euforica effervescenza, con gli anni – alle volte, ahimè, solo dopo pochi mesi – si trasforma in noia, in fastidio. Dopo aver calato in una persona fisica tutti i nostri ideali, giunge implacabile l’ora della delusione. Si inizia a conoscere il coniuge con tutti i suoi difetti e ci si accorge di avere amato non una persona reale, ma la sua idealizzazione. Anzi, se si è veramente capaci di guardarsi dentro con onestà e con mente lucida, si dovrà ammettere che, con le sole forze umane, non si è affatto capaci di amare. 


In una vita familiare in cui i legami si fondano soltanto su elementi materiali e principi puramente umani, l’epilogo è sempre il fallimento. Negli ultimi decenni le cosiddette “famiglie allargate” o con genitori separati sono aumentate in maniera esponenziale. L’amore che le tiene unite, direbbe don Dolindo Ruotolo, è come un fuoco alimentato da sarmenti; all’inizio alimentano la fiamma poderosamente, ma dopo essersi velocemente consumati non resta che cenere.
Solo l’amore di Dio produce una fiamma che non si estingue mai; anzi, più si ama, più si alimenta il fuoco che riscalda i cuori dei componenti della famiglia.

La Sacra Famiglia è il prototipo, il modello, l’archetipo in cui si promuove l’amore vero, quello cementato in Dio; con esso si corrobora il legame tra i suoi membri anche quando arrivano le tempeste e con esse le sferzate del dolore. Che divario abissale tra essa e le famiglie di oggi che rincorrono giochi e divertimenti per restare, infine, più vuote di prima. E proprio quando si pensa di solidificare l’amore fino all’ebbrezza di emozioni, piaceri, sentimentalismi, le aspettative di una felicità duratura umanamente intesa s’infrangono contro la roccia dell’esistenza quotidiana. Il dolore, allora, paradossalmente, può diventare la chiave di volta per aprirsi ad una nuova prospettiva della vita, per far sbocciare un amore vero, che riaccende una fiamma morta e la rende inestinguibile, come un prolungamento del roveto di Mosè. 


Nessuno dei futuri coniugi pensa mai abbastanza al dolore che accompagna il cammino dell’uomo. È più semplice esorcizzarlo, ma esso resta una straordinaria e misteriosa realtà dell’esistenza umana. Esso purifica; indebolisce l’egoismo e fa guardare l’altro con occhi nuovi; rende sensibili a chi si ha vicino, all’ascolto dei suoi problemi e delle sue difficoltà; ci rende accondiscendenti nel lecito, comprensivi, e sgretola il duro piedistallo di pietra su cui si erge l’io; ci rende disponibili ad appianare le difficoltà, a cercare soluzioni, a considerare con più attenzione i punti di vista alternativi. 
La Sacra Famiglia, esperta nel soffrire, non è stata esente dal dolore e dalle mortificazioni, a cominciare dalla mancanza di un luogo accogliente per dare alla luce Colui che è la Luce. Giunge poi la prova della fuga in Egitto per sfuggire al sanguinario Erode, l’amarezza per lo smarrimento di Gesù, e poi ancora la povertà della conduzione familiare. 


Impariamo, dunque, dalla Sacra Famiglia se vogliamo gettare solide fondamenta per edificare l’architettura di tutte le famiglie, in modo che, i singoli membri possano imparare ad amare Dio, ad affrontare le prove della vita e a realizzare la missione che Lui ha affidato a ciascuno di loro.  

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