Con questo volume la Sugarco rende disponibile una massa di informazioni, di ricerche e di spiegazioni di rara reperibilità. Tanto facile da consultare, quanto utile per conoscere sia il Cristianesimo che la cristianità.
Vittorio Messori, nato a Sassuolo nel 1941, è uno degli intellettuali cattolici più noti al mondo. La sua famiglia di origine era poco incline alla fede, e il padre di Vittorio aderì durante la guerra alla divisione Littorio della Repubblica sociale italiana e fu un poeta dialettale. La sua fama deriva in primis dal suo fortunato libro Ipotesi su Gesù, pubblicato nel 1976, 45 anni fa.
Il primo libro di Messori è stato tradotto in decine di lingue ed è stato opportunamente riedito di recente dalla Ares di Milano. Così come gli altri 2 magnifici testi di esegesi evangelica, Patì sotto Ponzio Pilato? e Dicono che è risorto. 3 testi che non hanno preso una ruga e sono utilissimi anche oggi per conoscere, far conoscere e amare il Figlio dell’uomo.
Fino ad oggi, in ben 80 anni di vita, di studi e di giornalismo sulle maggiori testate italiane, Messori ha scritto molto, accumulando stima, plauso, riconoscimenti e una certa ostilità negli ambienti marxisti e intellettualoidi che aveva frequentato prima della conversione. Studio nella Torino antifascista di Galante Garrone, Firpo, Norberto Bobbio.
è finora l’unico cattolico ad aver pubblicato dei libri intervista con 2 papi. Ovvero, Rapportosulla fede (1985) con il futuro Benedetto XVI e Varcare la soglia della speranza con Giovanni Paolo II (1994). Entrambi i testi restano storici per varie ragioni.
Ma forse quello scritto con l’allora cardinal Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, è il più emblematico. Il duo Messori-Ratzinger infatti si contrapponeva già allora, a 20 anni dalla conclusione del Concilio, alla cosiddetta “ermeneutica della discontinuità”, come in seguito l’avrebbe bollata il Papa tedesco.
E questo non in nome di una concezione statica o fissista della Tradizione e del Magistero della Chiesa, ma di una ricomprensione del Concilio e delle sue acquisizioni all’interno – e non al di fuori e al di sopra – del bimillenario insegnamento della Chiesa. Oggi questa posizione teologica – l’unica consentita a un cattolico che vuole restare nel perimetro dell’ortodossia – sembra essere mal vista dai misericordiosi e quasi sospetta di “tradizionalismo” o “anticonciliarismo”.
Ma è sufficiente rileggere l’ultima pericope del n. 10 della Dei Verbum per sapere dove si trova la verità. O si ha tutto (Scrittura, Tradizione, Magistero) o non si ha nulla, neppure ciò che si crede di avere, magari perché si indossa la mitra, il saturno o il tricorno.
Oggi la casa editrice Sugarco ci offre il quinto tomo della raccolta degli articoli di Messori, pubblicati su quotidiani e riviste.
Ne spiega la ratio Messori stesso nell’introduzione. Scrive: «Nella mia esperienza di riscoperta di quella indispensabile apologetica messa da parte dopo il Concilio, mi accorsi di altro» (p. 14). E cioè che i fedeli, a causa della secolarizzazione della società e dei cambiamenti liturgici e pratici attuati negli anni ’60 e ’70, avevano bisogno di essere formati meglio.
«Decisi così – continua – di affiancare ai libri anche una rubrica [...] che pubblicai per anni su vari quotidiani». In primis, Avvenire, il quotidiano dei vescovi su cui da tempo Messori non scrive più (et pour cause). E da ultimo soprattutto Il Timone, l’ottimo mensile diretto da Lorenzo Bertocchi.
Uscirono così, Pensare la storia (1992), La sfida della fede (1993), Le cose della vita (1995), Emporio cattolico (2006). E ora La luce e le tenebre (2021), l’ultimo tomo di questa vera e propria enciclopedia apologetica cattolica.
La Sugarco ha reso disponibile una massa di informazioni, di ricerche e di spiegazioni di rara reperibilità. Tanto facile da consultare, quanto utile per conoscere sia il Cristianesimo – la sola religio vera secondo la Dignitatis humanae (n. 1) – che la cristianità. Cioè sia la fede teologale che la sua espressione storica-politica-sociale-culturale.
La luce e le tenebre comporta un indice dei nomi e dei luoghi di 12 pagine fitte. Gli argomenti trattati sono 218 divisi in 3 sezioni. La prima, Appunti sul passato per comprendere il presente (pp. 17-112), comporta una serie di tematiche di assoluto interesse. Da Lutero all’Inquisizione, dal caso Mortara a Hitler, dai delitti partigiani a Berlusconi. La seconda parte del libro si intitola Appunti sul politically correct (pp. 113-260) ed è ad dir poco succosa e piccante. Su temi vari e variegati come il gender, la sessualità, l’illuminismo (oscurantista) e il femminismo, il Nostro getta una viva luce di verità. Nella terza parte, Appunti per ridare speranza (pp. 263-444), Messori chiama alla raccolta tutti i veri cattolici, parafrasando Marx: Apologeti di tutto il mondo, unitevi!
Non lamentiamoci se “il mondo va male”, se “la Chiesa è in crisi”, se “il laicismo domina”, se “i giovani hanno smesso di credere e di praticare”, e ora se perfino la salute è usata dai governi per danneggiarci.
Diamoci da fare, lottando per un mondo veramente migliore. La nostra formazione deve essere permanente, scientifica e senza sconti per nessuno. Agricoltori e docenti, adolescenti e pensionati, leggiamo, allarghiamo gli orizzonti e facciamoci sentire in parrocchia, nelle piazze, sui social.
Il resto lo farà il nostro Condottiero.