Con stile familiare e semplice, Suor Lucia ha raccolto in uno splendido libro le lezioni di catechesi che l’evento Fatima, da lei vissuto in prima persona, offre a tutti noi. Inizia con questo numero la rubrica che ne sfoglia e commenta le pagine, per partecipare spiritualmente al meraviglioso “catechismo di Maria”.
Il 13 maggio del 1917, nella piccola Cova da Iria, la Beata Vergine Maria apparve per la prima volta a tre piccoli pastorelli portoghesi, rispettivamente di 7, 9 e 10 anni: i fratelli Giacinta e Francesco Marto e Lucia dos Santos. Tali apparizioni, che sarebbero state ufficialmente riconosciute dalla Chiesa Cattolica nel 1930 con decreto del vescovo Silva (con la conoscenza e il consenso di papa Pio XI), proseguirono fino al 13 ottobre dello stesso anno, a cadenza mensile e furono precedute da tre apparizioni “dell’Angelo del Portogallo” avvenute l’anno prima (nella primavera, nell’estate e nell’autunno dell’anno 1916). Le apparizioni dell’Angelo avevano una funzione preparatoria al grande messaggio che la Madre di Dio intendeva consegnare all’umanità intera, nel cui “contesto profetico” – come ebbe a dire papa Benedetto XVI nell’omelia tenuta in occasione del suo viaggio a Fatima nel 2010 – ancora siamo pienamente immersi, non essendosi ancora compiuta la grande promessa della Madonna: «Alla fine il mio Cuore immacolato trionferà».
Francesco e Giacinta Marto morirono poco dopo il termine delle apparizioni, come predisse la Madonna stessa, mentre Lucia dos Santos consacrò la vita a Dio dapprima nelle suore Dorotee poi nelle Carmelitane scalze del monastero di Coimbra. Fino alla data della sua morte (13 febbraio 2005) rimase l’unica testimone oculare e quindi custode degli eventi di Fatima. Per diffonderne lo spirito e il contenuto pubblicò nel 1997 un bellissimo testo dal titolo Gli appelli del messaggio di Fatima, in cui realizzò una mirabile sintesi catechetica del senso e del contenuto dei brevi ma intensi messaggi lasciati dapprima dall’Angelo e poi dalla Santissima Madre di Dio. Di suor Lucia è già iniziato il processo di beatificazione, mentre gli altri due pastorelli – Francesco e Giacinta – sono stati proclamati dapprima beati nel 2000 (da san Giovanni Paolo II) e poi santi da papa Francesco in occasione del centenario delle apparizioni (13 maggio 2017).
Il testo di suor Lucia raccoglie dunque in forma articolata e sistematica le sollecitazioni, gli inviti, le suggestioni e gli appelli che la divina volontà ha voluto lasciare all’umanità con le apparizioni di Fatima. Il testo compie un excursus su tutti gli aspetti principali, sia dottrinali che morali della santa Fede divina e cattolica, spaziando dalla fede all’amore, dalla speranza all’adorazione, dalla preghiera al sacrificio, dal peccato alla santità, dall’apostolato alla famiglia e molto altro ancora. La terza parte presenta una sintetica ma esauriente rassegna sui dieci Comandamenti, mentre la quarta ed ultima parte approfondisce l’importanza della recita del Santo Rosario e la sua nobiltà e potenza.
Cercheremo di seguire, accompagnati da suor Lucia, queste splendide lezioni consegnate dal Cielo ad un’umanità che stava entrando in un secolo davvero sconvolgente, che avrebbe cercato di costruire una nuova (pseudo) civiltà senza Dio, mostrando in questo modo l’adempimento drammaticamente puntuale delle profezie di Fatima il cui esito ultimo – che ancora attendiamo con trepidazione – sarà la vittoria del bene attraverso il trionfo del Cuore immacolato di Maria contro l’avanzare prepotente delle schiere infernali. Come sempre è accaduto e sempre accadrà, esse saranno vinte, sopraffatte e schiacciate dal calcagno dell’Immacolata, che certamente si servirà dell’ausilio e della collaborazione di tutti i figli della Chiesa rimasti fedeli e saldi nella fede in questo tempo di prova, senza mai dubitare che l’ultima parola nelle vicende tumultuose della storia umana la mette sempre l’Altissimo. Sarà una parola di vittoria, che segnerà l’inizio della tanto agognata “nuova primavera” della Chiesa, e metterà le basi di un’umanità totalmente rinnovata, bella, pacifica, di nuovo in piena amicizia e comunione con Dio. Nell’attesa di questi eventi, accettiamo con amore e gratitudine tutti gli ammaestramenti arrivati dal Cielo per essere ben forgiati e mettiamoli puntualmente in pratica per non arrivare impreparati al tempo della grande prova e della battaglia ultima e decisiva.
Nota
1) «Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa. Qui rivive quel disegno di Dio che interpella l’umanità sin dai suoi primordi: “Dov’è Abele, tuo fratello? [...]. La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!” (Gen 4,9). L’uomo ha potuto scatenare un ciclo di morte e di terrore, ma non riesce ad interromperlo... Nella Sacra Scrittura appare frequentemente che Dio sia alla ricerca di giusti per salvare la città degli uomini e lo stesso fa qui, in Fatima, quando la Madonna domanda: “Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con cui Egli è offeso, e di supplica per la conversione dei peccatori?” (Memorie di Suor Lucia, I, 162)» (Benedetto XVI, Omelia tenuta nel santuario di Fatima, 13 maggio 2010).