Si è conclusa la “peregrinatio” delle venerate spoglie del Santo del Gargano, con somma gioia di tutti: dei pellegrini, che hanno potuto rendergli omaggio e chiedere la sua intercessione, dei Pietrelcinesi che lo hanno riaccolto dopo 100 anni, dei Sangiovannari, lieti infine di riaverlo con sé...
La “peregrinatio” di San Pio è stata un’onda travolgente di gioia e di grazia, che ha suscitato nelle migliaia di persone che ne hanno potuto venerare le sacre spoglie emozione, commozione e lacrime, fede e rinvigorimento spirituale. Come quando Padre Pio era vivo e ancor più egli è passato tra la gente donando a tutti, interiormente, grazia e luce... ed una profonda letizia! L’accorrere delle folle, anche a costo di grandi sacrifici, il calore e la devozione hanno contrassegnato ogni tappa del suo viaggio.
Partito da San Giovanni Rotondo il 3 febbraio, dopo la Santa Messa del Superiore Padre Francesco Langi, Padre Pio è giunto a Roma dopo una breve sosta nei paesi di San Marco in Lamis e di San Severo dove a malapena l’auto contenente l’urna del Santo ha potuto passare tra la gente riversatasi sulle strade e nelle piazze per salutarlo, e dove c’è stato il saluto del Vescovo e delle autorità.
La prima tappa romana è stata la Basilica di San Lorenzo al Verano, custodita da Frati Minori Cappuccini, dove Padre Pio è giunto nel pomeriggio del 3 febbraio insieme a San Leopoldo Mandic, e dove c’è stata la Santa Messa del Card. Vallini. Qui, come in tutte le chiese dove San Pio è giunto, ci sono state file interminabili per poter venerare il corpo del Santo e le chiese sono rimaste aperte tutta la notte per permettere a migliaia di fedeli di pregare senza interruzione accanto alla salma del Santo di Pietrelcina.
Nella tarda serata del 4 febbraio le sacre spoglie dei due Santi Cappuccini sono state trasferite nella chiesa di San Salvatore in Lauro che è punto di riferimento diocesano dei gruppi di preghiera di Padre Pio e centro di diffusione della sua spiritualità. Da San Salvatore in Lauro una meravigliosa processione guidata dal Card. Angelo Comastri e da Mons. Rino Fisichella, alla quale secondo alcune stime avrebbero partecipato circa ventimila persone, è partita con i due corpi dei Santi Cappuccini, condotti dai loro confratelli, per giungere nella Basilica di San Pietro, nel cuore della Cristianità!
Qui per diversi giorni i cittadini di Roma e di tutto il mondo hanno potuto pregare dinanzi all’urna di questi due grandi Confessori, amministratori straordinari della misericordia di Dio, che il Papa ha voluto in Vaticano proprio in occasione dell’invio nelle diocesi dei missionari della misericordia avvenuto il 10 febbraio, nella liturgia del Mercoledì delle Ceneri. Sono proprio loro, San Pio e San Leopoldo, che hanno dedicato al ministero della Confessione quasi tutta la loro attività sacerdotale, trascorrendo nel confessionale gran parte delle loro giornate, che il Papa ha voluto proporre soprattutto all’attenzione dei Sacerdoti, a richiamo per essi della priorità che devono dare all’amministrazione di questo Sacramento, specie in questo Anno della Misericordia.
L’11 febbraio l’evento straordinariamente atteso e anche profetizzato da San Pio: dopo 100 anni il Santo di Pietrelcina ritorna a Pietrelcina! La cittadina è vestita a festa con cartelloni e striscioni di “benvenuto” e “bentornato nella tua terra!”. La gioia dei suoi compaesani, a partire dal sindaco Domenico Masone visibilmente commosso, è indicibile! Le lunghe ore di attesa e il cattivo tempo non hanno minimamente diminuito l’entusiasmo: alle ore 14:00 circa Padre Pio arriva a Pietrelcina e dopo pochi minuti giunge a Piana Romana. Appena esce dalla macchina uno squarcio di azzurro nel cielo... e il sole comincia a brillare! Portato a spalla dai suoi compaesani e dai sindaci di Pietrelcina e di San Giovanni Rotondo fa ingresso nell’area del podere dei genitori del Santo, dove sorge la Cappellina con l’olmo delle stimmate, presso il quale l’appena ventitreenne Padre Pio fu segnato per la prima volta dalle Piaghe di Gesù. Con il rito di accoglienza presieduto dal ministro provinciale Padre Francesco Colacelli e dal Superiore di Pietrelcina Padre Marciano Guarino si ricorda, con le parole stesse di San Pio, l’evento della prima stimmatizzazione.
Da una Piana Romana gremita si parte in processione per raggiungere la Parrocchia di Santa Maria degli Angeli. Padre Pio avrebbe tanto desiderato ritornare a Pietrelcina, soprattutto per visitare ancora la sua Madonna della Libera, ma il suo desiderio non poté mai realizzarsi in vita. Accompagnato ora dai suoi confratelli e da migliaia di fedeli, nella splendida cornice di quella campagna pietrelcinese che egli tante volte attraversò, con il cielo terso e il sole che ormai brilla senza nubi, San Pio si avvia a incontrare la sua “Madonnella”. Si procede per la strada in grande raccoglimento e preghiera, si attraversano le vie principali di Pietrelcina e si giunge al Comune: qui viene scoperto un grande drappo bianco da sotto il quale appaiono i volti di mamma Peppa e papà Grazio e la scritta “Bentornato a casa”! Dopo il caldo e commosso discorso del sindaco e la benedizione della città, San Pio raggiunge la chiesa parrocchiale accolto dalla Madonna della Libera che sembra sorridergli, anche Lei commossa, all’altare che vide la celebrazione della sua prima Messa il 14 agosto 1910.
Alla Messa celebrata dal Parroco Padre Giuseppe D’Onofrio segue il trasferimento dell’urna alla chiesa della Sacra Famiglia, presso il Convento dei Cappuccini, e l’apertura della Porta Santa. Qui il Santo è rimasto fino alla mattina del 14 febbraio e migliaia di fedeli in fila notte e giorno, da tutte le parrocchie del Sannio, hanno pregato presso la salma dell’amato conterraneo. Varie celebrazioni eucaristiche, tra cui quelle del Card. Comastri e del Card. Sepe, hanno arricchito l’evento di preghiera e di solennità.
Alle ore 9:00 del 14 febbraio, puntualissimo, il Santo giunge a Benevento nella Cattedrale che lo vide divenire Sacerdote nella mattina del 10 agosto 1910. Quel giorno vi giunse nel più grande nascondimento accompagnato solo dalla mamma e dal Parroco, segnato dalla malattia e dall’impotenza, convinto che la sua vita avrebbe avuto termine a breve... era solo un seme che doveva annientarsi per portare poi frutti abbondantissimi. Oggi vi giunge nella più grande solennità, quale primo Sacerdote stimmatizzato Santo, accolto da migliaia di fedeli e da scrosci di applausi che si interrompono solo per la commozione e per... fare le foto! A condurlo in chiesa, durante la processione di ingresso della Santa Messa sono i Sacerdoti di Benevento preceduti dall’Arcivescovo Mons. Mugione. Dopo la Messa la Cattedrale gremita di fedeli applaude ininterrottamente e saluta commossa il Santo sannita... è triste vederlo partire ma... un’altra terra, che pure è sua, attende ansiosa il suo ritorno.
Quel lontano 17 febbraio 1916 Padre Pio partì da Pietrelcina, passò per Benevento, ma non andò direttamente a San Giovanni Rotondo. Ebbe come prima destinazione il Convento di Foggia dove si fermò per alcuni mesi. Idealmente si è voluto fare lo stesso percorso e l’urna, prima di riapprodare a San Giovanni, è passata per il Convento di Foggia per poi giungere alle ore 17:00 circa nella cittadina garganica anch’essa vestita a festa e felice per il ritorno del Santo! Nel 1916, nel mese di luglio, Padre Pio giungeva qui: il paese era ancora molto piccolo e il Convento era praticamente isolato, in un paesaggio spoglio e pietroso. Oggi dopo 100 anni giunge ancora una volta, accolto con calore e riconoscenza, in una San Giovanni il cui volto è completamente cambiato, grazie alla presenza del Frate Santo. I Sangiovannari, che per lunghi anni hanno beneficato della presenza del Santo, ne sono convinti e si sentono legati al Santo da affetto profondo, come afferma anche il sindaco Luigi Pompilio nel suo discorso di accoglienza.
In piazza Europa c’è la Santa Messa dell’Arcivescovo Mons. Castoro e poi inizia l’ultima tappa del viaggio di San Pio: l’urna in processione, una processione senza fine, viene portata in “Casa Sollievo della Sofferenza”. «Questa è la creatura che la Provvidenza ha creato»... ascoltiamo commossi dalla stessa voce di Padre Pio una volta giunti dinanzi alla Casa Sollievo, la creatura, l’opera di San Pio. Qui San Pio si ritrova tra i suoi prediletti, gli ammalati, per poi far ritorno in Convento il 16 febbraio, con la Messa conclusiva del Rettore Padre Francesco Di Leo che nella sua omelia, interpretando i sentimenti di tutti ci ha donato questa preghiera filiale a San Pio che ben conclude questa “peregrinatio”: «Caro Padre Pio, a te, ancora una volta, con abbandono filiale ci affidiamo. Nascondici con te nella Piaga del Costato aperto di Cristo, lascia che anche noi ci inebriamo del profumo della tua santità per sentire il profumo di Dio. Nascondici sotto il manto materno della Vergine Maria e intercedi per noi perché diventiamo, come te, strumenti privilegiati ed efficaci della divina Misericordia. E mentre sono certo che non lascerai inascoltate neppure una delle nostre invocazioni, con devoto affetto, insieme, accogliendoti idealmente dalle braccia di quanti ti hanno venerato in questi ultimi giorni, stringendoci forte a te, ti diciamo: “Bentornato a casa venerato Padre e fratello nostro”».