25 marzo: le più sublimi Nozze dal Numero 12 del 22 marzo 2015
di di San Lorenzo da Brindisi

L’evento centrale della storia è analizzato da San Lorenzo da Brindisi in tutte le sue componenti. Il Dottore della Chiesa, in modo magistrale, parla del connubio singolarissimo della Santa Vergine con Dio.

Festeggiamo oggi non il matrimonio del santo patriarca Isacco con la vergine Rebecca, bensì il divino sposalizio tra Dio vivo e vero, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra e di ogni cosa visibile e invisibile, Dio d’infinita maestà, e la Vergine Maria, oltre ogni dire santa, bellissima e graziosissima. Nel matrimonio d’Isacco con Rebecca, è un servo, Eliezer, colui che è incaricato di trovare la sposa; in questo di Maria con Dio, è l’arcangelo Gabriele, principe delle schiere celesti, colui che porta il felice annunzio a Maria: L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, detta Nazaret, ad una Vergine, sposata ad un uomo di nome Giuseppe, della casa di David, e la Vergine si chiamava Maria. O buon Dio! Quale sposo, quale legato, quale sposa, quale matrimonio e quale il frutto di tanto matrimonio!

Il più nobile tra gli sposi

    Fu certamente nobile il matrimonio di Eva con Adamo, costituiti da Dio sovrani sulla terra: Dominate sui pesci del mare. V’è memoria, nella Bibbia, d’una lunga serie di nobili connubi, che unirono Abramo e Sara, Isacco e Rebecca, Giacobbe e Rachele, Giuseppe e la figlia di Putifar, Mosè e Sefora, Booz e Rut, David e Betsabea, Salomone e la figlia del re d’Egitto, Assuero ed Ester. Ma il Matrimonio che oggi ricordiamo, per nobiltà, è infinitamente superiore ad essi tutti, come lo splendore del Sole supera quello dei Pianeti che gli fan corona. Infatti Dio, al quale oggi si sposa la Vergine purissima e santissima, è infinitamente più nobile di Adamo, di Abramo, d’Isacco, di Giacobbe, di Giuseppe, di Mosè, di Booz, di David, di Salomone, di Assuero, di tutti gli uomini, di tutti gli angeli e di tutti gli esseri dell’Universo; poiché Dio è l’Essere che solo racchiude in sé grandezza, potenza, sapienza, bontà, gloria e maestà infinita.
    Con ragione, pertanto, nel Vangelo odierno lo Sposo vien chiamato Altissimo: Sarà detto Figlio dell’Altissimo... La virtù dell’Altissimo ti adombrerà; secondo ciò che è scritto nel Salmo: Perché tu, ο Signore, sei l’Altissimo su tutta la terra, sovranamente esaltato sopra tutti gli dèi. Egli è perciò descritto da Isaia come l’Altissimo che siede sopra un trono eccelso ed elevato; ed è quel medesimo che Giacobbe vide al sommo della scala mostratagli in visione, e al quale assistevano e servivano le schiere celesti, come scrive Daniele. Né Egli è detto soltanto Altissimo, ma è chiamato anche Signore Dio: Darà a lui il Signore Iddio il trono di David suo padre. A Lui solo compete il titolo di Signore Dio e di Signore senza limitazione di sorta, poiché sovrano dell’Universo, secondo quello che si legge nei Salmi: Tuoi sono i cieli e tua è la terra. Signore, perché Re dei re e Sovrano dei sovrani, e Onnipotente: Nulla è impossibile a Dio. Infatti, Egli può tutto.

Il più nobile messaggero

    Ma chi è il messaggero? Fu inviato l’angelo Gabriele. È lo stesso nobilissimo angelo, nunzio e legato di Dio, che disse a Zaccaria: Io sono l’angelo Gabriele, che sto alla presenza di Dio: lo stesso che rivelò a Daniele il tempo stabilito per la venuta del Messia, dopo le settanta settimane; uno degli angeli più nobili, il cui nome significa Dio-forte e, anche, Uomo-Dio. Un messaggero, dunque, ottimo, sapientissimo, elegantissimo, principe delle schiere angeliche e, quasi direi, cameriere di Dio: il quale angelo, per sua stessa dichiarazione, sta dinnanzi a Dio.

La più nobile tra le spose

    E chi è la Sposa? Ave, ο piena di grazia; il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne; hai trovato grazia presso Dio. È mandato l’Angelo ad una Vergine nazaretana, a Maria, che è più innocente di Eva, più lodata di Sara, più bella di Rebecca, più graziosa di Rachele, ed a cui si riferiscono le lodi che, nel Cantico dei Cantici, vengon tributate alla mistica sposa. L’angelo è inviato ad una Vergine mirabile, sposata a un uomo, come Eva era sposata ad Adamo, la quale, mentre rimase nel paradiso terrestre, fu insieme sposa e vergine; ad una Vergine nazaretana, cioè completamente nascosta al mondo. Infatti, entrato l’Angelo presso di Lei, la trovò sola nella casa. Vergine pudicissima, amantissima della purezza e della santità: Ave, sia pace a te, ο piena di grazia, ο Vergine bellissima agli occhi di Dio, che hai trovato grazia presso il Signore; Vergine ornata di tutte le virtù. Il Signore è con te: Dio ti ama al di sopra di tutte le altre creature; il Signore Dio tuo si è invaghito della tua bellezza. Tu sei benedetta tra le donne, perché piacesti a Dio più di qualunque altra creatura, ed Egli ti ha arricchito di grazia, di virtù e doni celesti più che tutte le donne. Tu riluci tra i Santi come il Sole tra i Pianeti. Il Signore è con te: ti elesse sposa tra tutte le donne, poiché tu sola trovasti grazia presso di Lui. Dunque: è eccellentissima Colei, con la quale Dio contrasse il Matrimonio di cui oggi parliamo. [...]

Per il più nobile dei fini

    Per qual motivo Dio sposa la Vergine? Pare che l’Angelo ne suggerisca due, quando parla così a Maria: Non temere, Maria, poiché hai trovato grazia presso Dio; ecco che concepirai e partorirai un Figlio. La prima causa di questo sposalizio si deve ravvisare nella pienezza di grazia esistente in Maria, e di cui Dio è attratto a compiacersi. L’altra causa fu quella di render possibile l’Incarnazione del Verbo, cui avrebbe dato in retaggio i popoli, secondo le promesse fatte ai patriarchi e ripetute per bocca dei profeti.
    Pare anche chiaro che l’Angelo, nel suo colloquio con la Vergine, alluda al noto vaticinio d’Isaia: Ecco, la Vergine concepirà e partorirà un Figlio, e sarà chiamato Emmanuele, cioè Dio con noi. Da notare, però, che Isaia, al fin di rendere credibile la sua profezia, aveva promesso: Per questo il Signore vi darà il segno, cioè: opererà un miracolo [...]. Miracolo grande, perché vien concepito in un seno verginale l’Uomo-Dio, l’Emmanuele, di cui niente può esistere ο pensarsi di più grande. Isaia stesso spiegò che cosa volesse dire Emmanuele: Sarà chiamato l’Ammirabile, il Consigliere, Dio, il Forte, il Padre del futuro secolo, il Principe della Pace. Il suo impero crescerà, e la pace non avrà più fine. Sederà sul trono di David e sopra il suo regno, per stabilirlo e consolidarlo nel diritto e nella giustizia, da ora in perpetuo, ho zelo del Signore degli eserciti farà questo. Ed in realtà l’ha fatto, spinto dal suo zelo ed amore infinito per gli uomini. Dio ha così amato il mondo, da dare per esso il suo Figliuolo Unigenito. Alludendo proprio a questo vaticinio, l’Angelo disse: Questi sarà grande, e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo; e il Signore Iddio gli darà il trono di David suo padre, e regnerà in eterno nella casa di Giacobbe, e il suo regno non avrà fine.

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