Qual è il contesto che possa garantire un’equilibrata crescita psichica? La scienza e numerosi studi lo confermano: il bambino ha necessità e diritto ad una famiglia “eterogenitoriale”.
È la più evidente delle affermazioni. Fino a qualche anno fa non si credeva dovesse essere necessario confermare un dato così chiaro, impresso nella natura direttamente dalle mani del Creatore. Oggi è indispensabile ribadire l’importanza dell’eterogenitorialità (genitori di sesso diverso) nello sviluppo della psiche del bambino. Non si tratta di un’affermazione collegata solo ad un fattore religioso. Lo confermano anche la scienza e gli studi del settore. Secondo il professor Massimo Gandolfini, neurochirurgo e direttore del dipartimento di neuroscienze dell’Ospedale di Brescia, la condizione migliore per lo sviluppo di un bambino è avere genitori di sesso opposto. La storia della psicologia, fin dalla sua nascita, non ha mai messo in discussione l’importanza di avere una mamma e un papà; solo negli ultimi quattro, cinque anni si propaga l’ideologia di genere. Con essa si vuole ostinatamente trovare una pseudo giustificazione scientifica, psicologica, mediante la quale dimostrare l’irrilevanza, l’ininfluenza di genitori di sesso opposto nello sviluppo della psiche del bambino.
In realtà la psiche del bimbo ha bisogno di tappe di sviluppo ben precise che passano necessariamente per una mamma e un papà. L’intera storia del pensiero psicologico concorda sulla necessità dell’eterogenitorialità per l’equilibrio psichico del piccolo. La prima tappa comprende il periodo della vita intrauterina; un periodo fondamentale fatto non solo di una relazione biologica, ma anche psichica, durante il percorso dei nove mesi di gravidanza. Poi abbiamo una fase della crescita del bambino dove si manifesta un attaccamento morboso alla madre; in una fase successiva, invece (in genere dopo i tre anni), si manifesta un attaccamento al padre. Si consideri poi che il bimbo, in questo periodo, pone due grandi mattoni della sua personalità; l’identità e la percezione di sé. Per sviluppare l’identità di sé deve compiere dei percorsi che lo porteranno a riconoscersi nel genitore di sesso simile, ma per avere una completa percezione di sé dovrà anche differenziarsi dal genitore di sesso opposto. Per lo sviluppo armonico della sua psiche è necessario che il bambino prima si approcci al genitore dello stesso sesso, imitandolo, poi subentra la fase della differenziazione in cui si diversifica dal genitore di sesso opposto. Si sviluppa in tal modo la così detta intersoggettività, per mezzo della quale un soggetto costruisce la propria identità nella relazione con le persone che gli stanno intorno. Questa identità è inevitabilmente scandita da figure differenti e complementari, come lo sono il maschio e la femmina. Il ruolo materno è veicolato dal corpo femminile e il ruolo paterno da un corpo maschile. Se il bambino è confuso perché il ruolo materno viene veicolato da un uomo, o viceversa da una mamma che gioca a fare il padre, non ci sarà più uno sviluppo equilibrato della psiche.
Per comprendere ciò dobbiamo chiamare in causa il concetto di rappresentazione mentale del bambino, importante per la costruzione della sua personalità. La rappresentazione mentale è il prodotto inconsapevole, nel suo cervello, di persone, animali, cose o situazioni con cui egli stesso ha fatto esperienza, durante il periodo dell’età evolutiva. La rappresentazione mentale di un cane da parte di un bambino, sarà di paura se ha avuto un’esperienza di un cane aggressivo; positiva se ha fatto esperienza di cane protettivo. Va da sé che se spostiamo il ragionamento all’interno di una coppia omogenitoriale (genitori dello stesso sesso) il bambino sarà confuso perché il ruolo materno o paterno non passerà attraverso una vera corporeità femminile o maschile. Si crea una condizione di sviluppo che al bambino non fa bene.
I disturbi della personalità che ne possono scaturire non sono ancora analizzabili; saranno evidenti e li potremo studiare tra trenta, quaranta anni. È fuori discussione, in senso rigorosamente scientifico, che un bambino si confronti con un papà e una mamma per il suo sviluppo armonico. Quale sarà la responsabilità dell’uomo davanti a Dio, per aver causato simili scandali, dannosi per l’anima di esseri innocenti?