Padre Pio doveva essere molto devoto di sant’Antonio, se chiese al padre spirituale, padre Benedetto, di digiunare in suo onore una volta al mese, dopo aver ottenuto una grazia attraverso la sua intercessione. Ma un singolare episodio, che ci è stato riferito, mette in luce come il Santo di Padova operava insieme a Padre Pio nel beneficare le anime.
Frequentava San Giovanni Rotondo un sacerdote, un certo don Rocco, che un giorno raccontò al Padre un sogno da lui fatto da bambino e che gli era rimasto impresso nella memoria. Camminava egli per la campagna, ma, perso l’orientamento, si ritrovò in una foresta intricata nella quale non vedeva via d’uscita, quando scorse che gli venivano incontro due frati, uno più giovane ed un altro il quale aveva un portamento raccolto, con le braccia al petto congiunte in forma di croce. I due personaggi invitarono il bimbo a seguirli e, dopo un tratto percorso insieme, gli indicarono la via della casa, che si intravedeva di lontano.
Terminato il racconto del sogno, il sacerdote ne chiese al Padre la spiegazione. Padre Pio guardandolo un po’ meravigliato, gli disse: «E ci vuol tanto a capire? Ti saresti perso per le strade del mondo, se il Signore non ti avesse chiamato a sé nella via del Sacerdozio». Ma don Rocco, con la chiave di lettura del sogno, percepì anche l’importanza del ruolo che avevano avuto i due personaggi, inviati dal Cielo in suo aiuto. E volle conoscere chi fossero i suoi benefattori per sentirsi ad essi riconoscente. E chiese: «E chi era il frate più giovane?». «Sant’Antonio», rispose pronto il Padre. «E l’altro?», domandò ancora il sacerdote. «E quante ne vuoi sapere!?», replicò il Santo. Ma dopo una breve pausa aggiunse: «Ero io».
Nella chiesa del convento di San Giovanni Rotondo la festa di sant’Antonio da Padova veniva preceduta da una Novena: era costituita da una serie di preghiere intervallate da canti. Ma vi era un ritornello che non piaceva proprio al Padre. L’autore dei versi, per sottolineare l’umiltà del Santo, lo presentava quasi come un povero frate incolto e sempliciotto... lui, Dottore della Chiesa!
Una sera Padre Pio non ne poté più e sbottò, dicendo ad alta voce: «Ma questo è un po’ troppo, è un po’ troppo! Ma come si fa a dire che sant’Antonio era quasi uno scimunito, o per lo meno che lo reputavano tale, quando invece era un pozzo di scienza?». Ed il canto fu modificato! Diceva il Padre: «Quando sant’Antonio parlava, dalla bocca gli uscivano fiamme di fuoco. Il fuoco dell’amore per Dio».
Spronando la contessa Telfener ad essere sua devota, le assicurò: «Sant’Antonio è il protettore e il difensore delle anime che si trovano in pericolo».
Padre Marcellino IasenzaNiro,
Padre Pio parla della Madonna,
pp. 301-302; 314-316