FEDE E RAGIONE
Il Trionfo del Cuore Immacolato e lo scientismo
dal Numero 13 del 31 marzo 2013
di Antonio Farina

Relativismo morale e scientismo ateo militante sono, attualmente, i due più grandi ostacoli al Trionfo del Cuore Immacolato.

    Quel che rimane da considerare è l’ambiente sociale in cui si svolge la nostra azione a sostegno della Vergine e anche – per così dire – la temperie culturale, il “clima” che si respira attualmente nella nostra Nazione e in Europa in generale. Non è un mistero che sta dilagando il relativismo morale e anche uno strisciante conflitto (unilaterale) tra scienza (o pseudo-scienza) e fede che rende difficile perfino “colloquiare” col nostro prossimo cercando di imbastire un discorso fideistico.
    Basta sfogliare un libro di testo scolastico per individuare quella assurda sequenza di immagini che mostra come uno scimmione si “trasforma” in essere umano assumendo la posizione eretta... siamo alle solite: il paradigma di pensiero (per dirla con Thomas Kuhn ed altri epistemologi) ereditato da Charles Darwin  imperversa non solo nelle aule universitarie ma perfino tra i banchi di scuola. Discorso analogo si può fare sulle idee in circolazione riguardanti la “genesi” dell’Universo e del “tutto”: è opinione corrente che il mondo derivi “dal caso” per una fluttuazione probabilistica del “vuoto quantico” (una non meglio precisata entità che avrebbe qualcosa a che vedere con il “nihil” dei filosofi) . Anche in questo caso mere elucubrazioni in bilico tra fisica e meta-fisica vengono spacciate per “conquiste” del pensiero scientifico moderno.
    La verità è che la scienza (quella ufficiale o quella più seguita dai media) ha da tempo abbandonato la sua “neutralità” rispetto alle questioni teologiche e meta-fisiche cristiane ed ha imbracciato il moschetto della contestazione “apertis verbis” dei fondamenti della Teologia. Cominciando dall’esistenza stessa di Dio Creatore .
    Sembra niente ma a nostro modesto parere sia il relativismo morale che la sua trasposizione culturale: lo scientismo ateo militante, sono i fattori che più stanno ostacolando e rallentando il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Infatti fino a qualche tempo fa il “peccato” (questa parola diventata così aliena e desueta nel lessico corrente dell’uomo moderno) era riconosciuto come tale, ci si conviveva nostro malgrado, ma era identificato come “male oggettivo”. Oggi non è più così: la parolina “dipende” si è intrufolata nei discorsi e ciò che è “male” qui ed ora, può diventare “bene” in un altro contesto di situazioni e di fatti. Dualmente la “menzogna”, l’errore e la contraddizione fino a qualche tempo fa non avevano diritto di cittadinanza nei lavori scientifici. Ogni affermazione dotata di senso anche se non inserita in un linguaggio formale (come lo sono invece la logica matematica, la matematica pura o applicata, le teorie fisico-matematiche, cosmologiche, ecc.) veniva accuratamente e rigorosamente dimostrata (come teorema) o comprovata coi fatti. Anzi Karl Popper con la sua teoria falsificazionista della scienza aveva tracciato un cammino sicuro all’evoluzione del pensiero scientifico . Ahimè, oggigiorno sembra perduta la presenza rassicurante della scienza rigorosa, vero fondamento anche del progresso tecnologico ed ha preso piede e sopravvento la scienza-spettacolo secondo la quale tutto e il contrario di tutto può essere affermato e negato purché solletichi l’appetito curioso dei lettori o dei telespettatori. Di grazia, quale esperimento o prova di laboratorio può confutare o confermare che l’Universo viene da una fluttuazione del vuoto quantico? (Eppoi chi ha creato il vuoto quantico e le leggi che lo governano?). Siamo in grado di riprodurre l’Universo in provetta? Oppure quale prova si apporta per affermare che un essere nato scimmia è morto invece uomo? O che ha generato un uomo da un unione sessuale con un’altra scimmia?... Spiace dirlo ma i teologi (o almeno molti di essi) sono persone più serie di alcuni nostri “scienziati” perché si limitano a fare e dimostrare le loro affermazioni, nei loro ambiti specifici, senza invasioni di campo e senza confusioni tra dominio scientifico e dominio della Fede.
    Riassumendo, questa ambiguità della morale e dell’etica sociale che scambiano il bene col male negli atti umani, la confusione dei ruoli per cui gli scienziati si mettono a pontificare sulla non esistenza di Dio o sul sostanziale immanentismo del mondo e dell’essere umano fondandosi su argomenti presi in prestito dalle loro “teorie” scientifiche, unitamente alla vasta diffusione e “trasversalità” sociale di tali idee sta letteralmente riportando indietro di duecento anni le lancette dell’orologio della nostra civiltà all’epoca del più trito umanesimo positivista di Auguste Comte e, più recentemente, dell’anti-metafisica di Rudolf Carnap ed il circolo di Vienna.
    È ben vero che l’azione dello Spirito Santo e la realizzazione dell’Avvento del Regno di Dio sulla terra non possono essere controvertiti da disegni umani ma i tempi si dilatano e la stagione delle sofferenze e delle prove cui andrà soggetta l’umanità si allungheranno a dismisura. È un dato di fatto che più l’umanità si allontana da Dio, più vuol costruire un mondo senza Dio e più l’obiettivo della conversione dei Cuori si allontana.

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