Dietro le statistiche ISTAT di omicidi e morti violente c’è una precisa strategia di attacco diabolica che affonda le sue radici nel peccato originale. Per guarire, ricordiamoci le parole della Madonna a Fatima: solo la preghiera e la penitenza salveranno la famiglia e il mondo.

Dal comunicato stampa dell’ISTAT emesso il 20 novembre 2024 si apprende che in Italia «nel 2023 si sono verificati 334 omicidi (+3,7% rispetto al 2022): 117 donne e 217 uomini. L’aumento ha riguardato soltanto le vittime di sesso maschile (+10,7% rispetto al 2022), mentre le donne uccise sono diminuite (-7,1%)». Poco dopo, il 25 novembre 2024, dal report dei dati ufficiali del Viminale Violenza sulle donne 2024: «Tra il 1° gennaio e il 17 novembre 2024 in Italia sono stati commessi 269 omicidi, di cui 98 con vittime donne. Tra queste, 84 sono state uccise in ambito familiare o affettivo (51 sono morte per mano del partner o dell’ex)». Si attende il consuntivo dell’intero anno 2024 che, come è evidente, si concluderà con un bollettino di morti per omicidio più o meno simile agli anni precedenti.
Che cosa dice tutto questo? Dice che la guerra e l’odio che abita nei nostri cuori si riversa innanzitutto nella famiglia e, più in generale, nell’unione dell’uomo e della donna. Una sorpresa? Non si direbbe: il card. Caffarra è stato Arcivescovo emerito di Bologna e presidente fondatore del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia. Il card. Caffarra descrive il contenuto di una lettera che ha ricevuto da suor Lucia mentre stava lavorando per fondare il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II a Roma. Egli stesso racconta: «Come sapete, fin dall’inizio la patrona dell’Istituto è stata Nostra Signora di Fatima e così ho pensato di scrivere a Suor Lucia... Le ho scritto dicendole semplicemente: “Il Papa ha voluto questo Istituto. Stiamo attraversando un momento molto difficile. Ti chiedo solo di pregare”. E ho aggiunto: “Non mi aspetto una risposta”. Le sue preghiere mi sarebbero bastate. Come sapete, per avere qualsiasi contatto con Suor Lucia, anche per lettera, bisognava passare per il suo vescovo. Così ho inviato la lettera al vescovo, che l’ha consegnata a Suor Lucia. Con mia gran sorpresa, dopo non più di due o tre settimane, ho ricevuto una risposta. Era una lunga lettera scritta a mano. Era il 1983, o il 1984. La lettera finiva così: “Padre, verrà un momento in cui la battaglia decisiva tra il regno di Cristo e Satana sarà sul matrimonio e sulla famiglia. E coloro che lavoreranno per il bene della famiglia sperimenteranno la persecuzione e la tribolazione. Ma non bisogna aver paura, perché la Madonna gli ha già schiacciato la testa”. Questo è rimasto inciso nel mio cuore, e tra tutte le difficoltà che abbiamo incontrato – e ce ne sono state così tante – queste parole mi hanno sempre dato una grande forza... Qualche anno fa ho cominciato a pensare, dopo quasi trent’anni: “Le parole di Suor Lucia si stanno adempiendo”. Questa battaglia decisiva sarà il tema del mio discorso di oggi. Satana sta costruendo un’anti-creazione».
D’altro canto «esultate, dunque, o cieli, e voi che abitate in essi. Ma guai a voi, terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo» (Ap 12,12).
Nel frattempo, gli eventi si susseguono senza che noi accenniamo alla minima presa di coscienza di quel che c’è dietro. «Solo allora sarà rivelato l’empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all’apparire della sua venuta, l’iniquo, la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l’amore della verità per essere salvi. E per questo Dio invia loro una potenza d’inganno perché essi credano alla menzogna e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all’iniquità» (2Ts 2,8-10).
Padre Livio Fanzaga nel suo libro Il Falsario ne fornisce una lucida analisi: «Benché sconfitto dalla Croce di Cristo, il diavolo conserva tutta la sua pericolosità ed è ancora più aggressivo e infaticabile di prima... Anzi, essendo ormai i credenti provvisti delle armi della luce per combatterlo e vincerlo, il drago infuriato estrae dalle profondità dell’abisso nuove ed inedite forme di seduzione e di aggressione, che giungeranno al loro culmine proprio nei tempi della fine, quando l’inferno dispiegherà il massimo della sua potenza, prima della definitiva sconfitta...».
Allora, omicidi, femminicidi, aborti, figlicidi, parricidi, matricidi, divisioni, separazioni, divorzi, malintesi, incomprensioni, egoismi, discordie, dissoluzione dei rapporti d’amore coniugale sono solo la punta di un iceberg di una strategia d’attacco diabolica che sta riscuotendo grande successo e che affonda le sue radici nella notte dei tempi. Quel pomo della discordia che abbiamo – poco accortamente – ingurgitato nel Giardino dell’Eden ci è costato molto caro, e ci sta risultando veramente indigesto... Siamo allo sbando totale. Bando dunque alla psicologia, alle terapie di coppia, bando alla deterrenza di punizioni penali, bando alle soluzioni “pannicelli caldi” che non affrontano minimamente il problema: se non si riconosce la natura del male tutte le terapie umane sono inefficaci, illusorie, per non dire risibili. Rispolveriamo le parole della Madonna pronunciate più di un secolo fa a Fatima e cominceremo a comprendere qual è la via della guarigione dal morso più velenoso del serpente: quello sferrato alla famiglia.