La Madonna, in quanto prima consacrata a Dio, deve essere modello di ogni anima religiosa che si sforza di raggiungere la perfezione. Se vivremo uniti a Lei anche nelle cose più pratiche di tutti i giorni, la nostra vita interiore cambierà radicalmente. Provare per credere.
La Madonna è la prima e perfettissima consacrata a Dio, ed è Mediatrice di tutte le grazie che vuole donare a tutti i consacrati perché vivano santamente la loro consacrazione per dare la massima gloria a Dio e salvino, attraverso il loro olocausto d’amore, il più grande numero possibile di anime. Il ruolo della Madonna, come insegnano tutti i santi (in modo particolare san Luigi M. Grignion de Montfort e san Massimiliano M. Kolbe) è di formare Gesù Cristo nell’anima di ciascun cristiano e in modo ancor più speciale in quelle anime che si consacrano a Dio.
In una sua conferenza del 27 ottobre 1924, san Massimiliano, parlando ai suoi frati per spronarli a imitare santa Teresina del Bambin Gesù nell’amore a Cristo, dice: «L’amore che basta a coloro che vivono nel mondo non è sufficiente ai religiosi, perché esso agisce su tutta la nostra esistenza. [...]
Cerchiamo di imitare santa Teresina, la quale afferma che tutto l’impegno del religioso è far piacere a Gesù». Conclude, poi, la conferenza dicendo: «Non possiamo farlo con le nostre forze. Dobbiamo dire alla Madre SS.ma che formi i nostri cuori per non rifiutare mai nulla a Gesù. Questo è tutto il nostro compito in convento».
Nessun altro ha amato Gesù come la Madonna e nessun altro come Lei vuole farlo amare! Bisogna dunque che ogni anima consacrata prenda come modello Maria Santissima, Regina dei vergini, e non soltanto in alcuni momenti particolari o importanti (come, ad esempio, un incarico da adempiere, una decisione importante da prendere...) ma in ogni momento e in ogni tempo, proprio come facevano i santi, nostri modelli e maestri nel cammino della perfezione.
Un modo pratico ed efficace per fare questo lo troviamo nel classico libro mariano La vita di unione con Maria. In esso, l’autore E. Neubert dà aiuti e consigli molto pratici su come vivere l’unione con Maria Santissima nelle cose più ordinarie di ogni giorno (come ad esempio pregare, mangiare, riposare... cioè fare tutto in unione con la Madonna, rivolgendosi a Lei più spesso possibile sia con la mente che con il cuore e con la volontà, sempre senza fretta e senza forzature, ma con la pace e la semplicità di un bimbo alla presenza della propria mamma).
Spiega poi i diversi gradi di unione con Maria Santissima, specificando che quello più importante è l’unione della nostra volontà con quella della Madonna, che si manifesta, innanzitutto, coll’adempiere i propri doveri di stato.
In questo libro il Neubert ha anche inserito molto utilmente varie testimonianze di diverse persone. Riportiamo qui due testimonianze per nostra edificazione e incoraggiamento.
Scrive un religioso: «Al principio della mia vita religiosa, più per spirito d’obbedienza al direttore spirituale che per convinzione, ho incominciato a vivere a poco a poco più intimamente con mia Madre e così gradatamente mi si è radicata nell’anima una convinzione profonda sull’importanza dell’unione con Maria nella vita interiore. Tale convinzione è il frutto complessivo di meditazioni e di studi sul ruolo di Maria nella vita spirituale e di esperienze per così dire quotidiane, realizzate mettendo in pratica verità attinte e approfondite nella meditazione [...]. Sono talmente convinto di non poter raggiungere la perfezione senza vivere unito a Maria, che mi è impossibile considerare ogni lavoro dello spirito se non come “offerta” di tutto me stesso a mia Madre, perché Ella possa trasformarmi in Gesù. È uno sforzo costante per dominare il più possibile l’impeto della corrente naturale della mia vita in tutti i suoi atti, per non compierli che sotto lo sguardo di mia Madre».
Scrive un teologo: «La convinzione che per diventare santo bisognava vivere unita a Maria m’è venuta con molto lentezza. Ho creduto per parecchio tempo che questa unione fosse cosa esagerata e che innanzi tutto occorresse vivere più il possibile alla presenza di Dio. Davanti alle difficoltà cadevo in una specie di tiepidezza e mi dicevo che, alla fin fine, non tutti possono essere santi. Con la direzione spirituale fui indotto a inserire sempre più la Santa Vergine nella mia vita e la generosità ritornò. Ma gli scrupoli teologici – temevo di dare troppo alla Vergine – m’impedivano l’adesione completa all’unione con Maria. In questa situazione di spirito non osavo guardare con franchezza in faccia la generosità totale; cionondimeno, il ritorno a Maria mi fece compiere in quel tempo uno sforzo che mi pareva quasi impossibile... L’invocazione più frequente di Lei mi permise altre piccole vittorie; perché non me ne sono servito più spesso? Più tardi, durante un ritiro, ho compreso che io facevo le cose a metà e che bisognava abbandonar tutto alla Madre celeste. Poco dopo, grazie a un confratello e alla direzione spirituale, ho visto ancor più chiaramente che dovevo, non mettere Maria nella mia vita spirituale, ma trovarvela, per realizzare il suo ufficio materno. [...] Ora io comprendo che quest’unione è essenziale, poiché garantisce la totale fecondità».
Una vera e solida vita di unione con la Madonna nella propria vita consacrata vuole suscitare un nuovo fervore nel servizio di Dio e un nuovo zelo per la salvezza delle anime, vivendo santamente con impegno generoso. «È evidentemente desiderio di Nostro Signore – conclude il suo libro il Neubert – vedere il maggior numero possibile di anime vivere nella più stretta intimità con Maria. Infatti mentre le potenze dell’inferno sono scatenate e organizzano contro la religione e contro ogni idea di Dio una guerra così accanita, con mezzi potenti ed astuti, è necessario che la grande nemica di satana [Maria Santissima] intervenga in tutto il suo fulgore per infliggere una sconfitta più umiliante che mai all’antico serpente. Ora, più figli conterà la Vergine a lei strettamente uniti per assisterla in questa lotta, più gloriosa sarà la sua vittoria. Non si tratta dunque soltanto del fervore individuale delle anime mariane, si tratta della salvezza d’innumerevoli anime, si tratta del trionfo della nostra Madre, la santa Chiesa, per mezzo del trionfo della Madre nostra, la Vergine Immacolata, si tratta della gloria stessa dell’adorabile SS. Trinità».