CATECHESI
Il Battesimo: importanza e crisi
dal Numero 02 del 13 gennaio 2025
di Bernardo Martinelli
Il Battesimo ci rende nuove creature e ci apre le porte per il Paradiso. Nonostante la sua diminuzione generale negli ultimi anni, una speranza giunge dalla Francia e dal Belgio dove i Battesimi degli adulti sono invece in crescita: segno che l’uomo sente ancora il bisogno della salvezza eterna.
La festa del Battesimo di Gesù conclude il tempo liturgico del Natale e cade la domenica dopo la solennità dell’Epifania. L’episodio del Battesimo di Gesù è narrato nel Vangelo di san Marco (1,9-11), di san Matteo (3,13-17) e san Luca (3,21-22). Questo episodio della vita di Gesù ci porta a riflettere sull’importanza del Battesimo, definito dai Santi Padri «il più bello e magnifico dei doni di Dio» (San Gregorio Nazianzeno). Perché Gesù volle ricevere il Battesimo pur essendo senza peccato? Il Catechismo della Chiesa Cattolica così risponde: «Nostro Signore si è volontariamente sottoposto al battesimo di san Giovanni, destinato ai peccatori, per compiere ogni giustizia. Questo gesto di Gesù è una manifestazione del suo “annientamento”» (n. 1224). Gesù ha voluto con tale gesto darci l’esempio, come spiega anche sant’Ambrogio:«Che cosa vuol dire giustizia, se non metterti per primo a fare ciò che vuoi che gli altri facciano, ed incoraggiare gli altri col tuo esempio? [...] Se Cristo si è lavato per noi, anzi se ci ha lavati nel suo corpo, quanto più noi dobbiamo lavare i nostri peccati!». E ancora sant’Agostino: «Fu dunque per darci un esempio di umiltà, per insegnarci ad accogliere il battesimo di salvezza, che Cristo ricevette ciò di cui egli non aveva bisogno ma che a noi era necessario». Il Battesimo di Giovanni era solo un preludio del sacramento del Battesimo istituito da Gesù stesso. Questo è il primo dei sacramenti, «è il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d’ingresso alla vita nello Spirito (“vitae spiritualis ianua”), e la porta che apre l’accesso agli altri sacramenti» (n. 1213). È indispensabile ricevere il Battesimo per essere salvati ed entrare nella nuova vita dei figli di Dio, infatti il Signore stesso afferma che il Battesimo è necessario per la salvezza: «Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato» (Mc 16,16). Per questo ha comandato ai suoi discepoli di annunziare il Vangelo e di battezzare tutte le nazioni. Vediamo in cosa consista il sacramento del Battesimo per capirne meglio l’importanza. Il Battesimo cancella il peccato originale e le colpe commesse fino al giorno in cui si riceve, rimette tutte le pene, rende il battezzato partecipe della grazia di Dio, capace della fede, membro della Chiesa; imprimendogli il carattere indelebile di cristiano. Il sacramento è amministrato ordinariamente dai ministri del culto (vescovo, sacerdote, diacono), ma, in caso di pericolo di morte, qualsiasi persona anche non cristiana, può battezzare, purché agisca secondo le intenzioni della Chiesa. Da quest’ultima affermazione è evidente l’importanza, anzi la necessità del Battesimo, se la Chiesa permette che anche un non cristiano possa battezzare (ovviamente solo in caso di pericolo di morte); il Catechismo della Chiesa Cattolica spiega infatti che «la Chiesa trova la motivazione di questa possibilità nella volontà salvifica universale di Dio e nella necessità del Battesimo per la salvezza» (n. 1256). Come abbiamo visto, il Battesimo non solo cancella il peccato, il che già non è poco, ma porta all’anima del battezzato un’abbondanza di doni. Lo rende una «nuova creatura» (2Cor 5,17), un figlio adottivo di Dio e quindi «partecipe della natura divina» (2 Pt 1,4), membro del Corpo mistico di Cristo e coerede con lui, tempio dello Spirito Santo. Gli conferisce inoltre «la grazia santificante, la grazia della giustificazione che: – lo rende capace di credere in Dio, di sperare in lui e di amarlo per mezzo delle virtù teologali; – gli dà la capacità di vivere e agire sotto la mozione dello Spirito Santo per mezzo dei doni dello Spirito Santo; – gli permette di crescere nel bene per mezzo delle virtù morali» (n. 1266). Si può dire quindi che a ricevere il Battesimo c’è solo da guadagnare e nulla da perdere, poiché ci si arricchisce di beni spirituali in questa vita e, se si muore in grazia di Dio, si apriranno per noi le porte dell’eternità beata in Paradiso. Forse l’ignoranza di tutto ciò è la causa della spaventosa diminuzione dei Battesimi in questi ultimi anni. Tale realtà è sotto gli occhi di tutti, ma per fare un esempio basti dire che nella diocesi di Milano, nel corso di un paio di decenni, il numero dei battesimi si è ridotto di quasi un terzo, passando da poco più di 35 mila nel 1995 a poco oltre i 10 mila nel 2022, con una tendenza decrescente molto marcata a partire dal 2005. Un parroco della provincia di Treviso nell’omelia di qualche mese fa, nel constatare anche nella sua parrocchia un numero molto esiguo di Battesimi, manifestava la sua preoccupazione che, andando avanti così, si correva il rischio che i cristiani sarebbero potuti diventare una minoranza nei prossimi vent’anni. Ciò significherebbe tornare indietro nel tempo, quando la nostra Italia era immersa nel paganesimo, con tutte le sue conseguenze nefaste. Un barlume di speranza però ci viene inaspettatamente dalla Francia e dal Belgio. In questi paesi infatti si sta registrando un aumento dei Battesimi di adulti. I dati che giungono dalla Francia, patria incontrastata della laïcité, impressionano: settemila adulti hanno ricevuto il sacramento del Battesimo durante la Veglia pasquale, il 31% in più rispetto al 2023. Un anno fa, il 23% dei neobattezzati aveva tra i 18 e i 25 anni, percentuale cresciuta quest’anno e arrivata al 36%. In più, sono stati battezzati più di cinquemila adolescenti tra gli 11 e i 17 anni, il 50% in più rispetto all’anno scorso. I numeri sono ufficiali e sono stati diffusi dalla conferenza episcopale francese. Il bisogno di un senso – anche religioso – si fa largo nei più giovani, i quali si accorgono che lo smartphone o tutta la tecnica che si possa inventare non è in grado di dare loro le riposte fondamentali della vita. Un record analogo, ancor più sorprendentemente, si registra in Belgio, dove il numero di Battesimi adulti è raddoppiato in un decennio, passando dai 186 del 2014 ai 362 del 2024. Un ventinovenne nativo del Belgio fiammingo, ha detto al portale ufficiale della Chiesa belga che «la morte di mio nonno ha sollevato domande esistenziali che mi hanno portato alla Chiesa. Ho iniziato a leggere libri e ho scoperto che il cristianesimo faceva parte della mia identità. È stato come riscoprire la mia cultura, una rinascita. Dio e la fede cattolica mi hanno accolto a braccia aperte. Il mio interesse continuava a crescere e ho pensato: meglio una vita significativa che un’esistenza senza senso». I nuovi battezzati, adulti o adolescenti, non sono in grado di compensare numericamente il deficit dei neonati che non hanno ricevuto il primo Sacramento, ma, il fatto che la richiesta di farsi battezzare da adulti sia in aumento, indica quanto l’uomo abbia bisogno di questa ancora di salvezza. Gesù Cristo ha istituito il sacramento del Battesimo per noi, insensati dunque coloro che, privando i propri figli del Battesimo, li privano di un tesoro immenso su questa terra e di una caparra per la Vita eterna.
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