SANTO NATALE
Santa Caterina de’ Ricci e le fasce di Gesù Bambino
dal Numero 47 del 15 dicembre 2024
di Suor Ostia del Cuore Immacolato
La visione di santa Caterina quivi riportata ci insegna che per preparare le “fasce a Gesù Bambino” e poterlo rivestire e proteggere dal freddo, basta prepararsi al Santo Natale con la pratica delle virtù, la preghiera e i sacrifici offerti con amore.
Santa Caterina de’ Ricci è una santa domenicana ricca di carismi e virtù. Vogliamo raccontare un episodio della sua vita al fine di capire quanto sia necessario e bello prepararsi al Santo Natale. Ognuno di noi, infatti, nel suo piccolo, è invitato a “preparare le fasce a Gesù Bambino” così come i santi si impegnavano tanto a fare. Laddove c’è l’impegno e l’amore, anche solo nel compiere bene i nostri doveri quotidiani, vi è già un piccolo inizio per tessere quella stoffa necessaria per coprire dal freddo il Signore del Cielo e della terra che si fa Bambino per “me”. Vediamo allora come venne premiata santa Caterina de’ Ricci. Si narra che nel 1511 volle prepararsi intensamente alla nascita di Gesù Bambino. Venuto il sacro Avvento, con intense orazioni, digiuni e vigilie, pregava il divino Infante affinché rinascesse spiritualmente nel suo cuore. Venuta la notte del Santo Natale, mentre la Santa si tratteneva nella contemplazione di tale mistero, ecco illuminarsi improvvisamente la cella e comparirle davanti due giovani vestiti con abiti che non erano di questa terra. I due giovani erano due angeli che portarono davanti a Caterina una sedia a mo’ di trono, lavorata con foglie d’oro e tempestata di pietre preziose. Quando i due angeli appoggiarono la sedia davanti ai suoi occhi, vide entrare una nobilissima Signora che teneva in braccio un Bambino bellissimo e pieno di luce. Questo Bambino sembrava essere nato proprio allora. La Signora, nell’avanzare verso Caterina, era circondata da molti santi del Cielo. Tra questi santi si fece avanti santa Maria Maddalena, la grande penitente. Questa Santa, che tanto aveva amato Gesù e Maria sulla terra, aprì un forziere che teneva tra le mani e da questo scrigno levò delle fasce fregiate con ricami delicati e così soavi da far sembrare che fossero un lavoro più di Cielo che di terra. Caterina era come incantata a guardare quelle fasce così preziose e giuste, giuste per il Re dei re che nasceva quella notte. La de’ Ricci domandò allora chi avesse lavorato quelle fasce e santa Maddalena le sorrise dicendole: «Tu le hai fatte!». La Santa domenicana si schermì con sincerità e rispose: «Come? Io non ho mai fatto una cosa del genere... non so di aver mai fatto simili manifatture...». Allora, santa Maddalena, che ben se ne intendeva di preghiere e penitenze, replicò con dolcezza: «Con quei digiuni, con quelle orazioni, con quegli atti di virtù da te praticate in questo sacro Avvento hai tu preparato le fasce del santo Bambino». La consolazione invase il cuore di Caterina ma nel contempo, mirando le fasce per Gesù Bambino, avrebbe voluto averne fatte molte di più. Intanto la Santissima Vergine ravvolse con esse il suo Figliolino e disse a santa Caterina: «Questa, o figlia, è per me quella notte sì felice in cui, senza detrimento di mia verginità, partorii al mondo il Salvatore. Io ben so quanto tu l’ami di cuore e quanto brami di unirti a Lui. Prendilo dunque e accarezzalo a tuo piacere». Santa Caterina ricevette dalla Vergine il divino Infante e se lo strinse al seno. Piena di giubilo esclamò: «Ah, mio Gesù, così dunque vi siete fatto povero per amor mio, che vogliate della mia povertà ricoprirvi! Voi che vestite di porpora i re della terra, di gloria i principi del Cielo, prendete le fasce da una povera serva!?! O degnazione di un Dio! Vi ringrazio di tanto eccesso di amore e giacché vi siete degnato di venire in queste braccia, venite ancora dentro il mio cuore, quivi sedete, quivi regnate, o mio Gesù...». In quel dire suonò la campanella del mattutino e sparì la visione, lasciando in santa Caterina una dolcezza che non si può spiegare. Davanti a questo episodio, possiamo bene dire: «Beata te, santa Caterina, perché il tuo amore e la tua costanza sono state premiate e ogni tua fatica è stata trasformata in ricamo prezioso per l’Altissimo».
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