Viva l’Immacolata sempre vergine Maria!», «la mia buona Mamma Immacolata», «lo Spirito Santo e la Vergine Immacolata illuminino chi è dovere illuminare»: queste sono soltanto alcune delle frasi che si trovano nelle lettere di padre Pio e che inneggiano alla Madonna Immacolata sottolineando, quindi, quanto il padre fosse legato al dogma dell’Immacolata Concezione.
Padre Pio amava moltissimo Maria Santissima. La chiamava affettuosamente «mammina» e sappiamo che fin da piccolo, intorno ai 10 anni, aveva apparizioni della Madonna insieme ad altri personaggi celesti. Questi fenomeni, poi, proseguirono per tutta la sua vita tanto che li riteneva una cosa normale, che poteva accadere a tutti quanti. Alla Vergine era legato da un affetto filiale profondissimo, intriso di dolcezza e di un’intimità spirituale altissima: ecco perché la definiva “mammina”. Quando però scriveva di Lei e sollecitava i figli spirituali alla sua devozione usava il termine più autorevole di «Immacolata», riferendosi ad uno dei dogmi della fede cristiana più belli e affascinanti.
L’8 dicembre del 1854 Papa Pio IX proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione con la Bolla Ineffabilis Deus nella quale è indicato chiaramente: «Dichiariamo, affermiamo e definiamo rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certa ed immutabile per tutti i fedeli». Una verità di fede meravigliosa, immensa, che sottolinea la purezza di Maria prima ancora della sua nascita, già nove mesi prima, al momento del suo Concepimento. Il fatto che in seguito, quattro anni più tardi, a Lourdes, la Madonna apparve alla piccola Bernadette presentandosi proprio come “Immacolata Concezione”, ci porta a pensare che la Vergine Maria stessa abbia “approvato” il dogma proclamato. Padre Pio nacque una trentina di anni dopo e, anche se Pietrelcina era allora un remoto e povero paesino di contadini del sud Italia, sicuramente la gente era a conoscenza delle apparizioni nella cittadina dei Pirenei. Molto probabile perciò che fu proprio mamma Peppa la prima a parlare al piccolo Francesco della Madonna Immacolata. C’è una lettera del 1935 indirizzata alla figlia spirituale Antonia Lagorio in cui padre Pio fa proprio riferimento alla Madonna di Lourdes. Dice: «Voglio sperare che la Vergine Immacolata di Lourdes ti restituisca la pristina sanità...».
Sotto lo sguardo dell’Immacolata il giovane Francesco trascorse l’anno di noviziato. Nella cappella del convento di Morcone, dedicata ai santi Filippo e Giacomo, dove Francesco fu novizio a partire dal gennaio 1903, c’è sopra l’altare una statua della Madonna Immacolata avvolta nel manto azzurro e con la corona di stelle che le circonda il capo. Questa statua fu testimone del giorno in cui Francesco vestì il saio per la prima volta. La mattina del 22 gennaio 1903, infatti, alla presenza di tutta la comunità riunita in chiesa, Francesco indossò il saio, simbolo della nuova vita. Secondo un’antichissima consuetudine, per rendere ancora più netto il distacco dal mondo, gli venne anche cambiato il nome: da quel momento Francesco Forgione diventò fra Pio da Pietrelcina. Sarà poi “padre” nel 1910, quando diventerà sacerdote. Chissà quante volte durante il noviziato fra Pio si sarà fermato in solitario colloquio davanti a quella statua!
Alla luce di questo è spontaneo constatare quanto padre Pio fosse devoto alla Madonna Immacolata. Era il suo punto di riferimento e la sua confidente, e anche la protettrice contro gli attacchi del demonio. La invocava sempre quando il diavolo non gli dava tregua, fedele alla tradizione degli esorcismi di Papa Leone XIII che, nella preghiera a san Michele Arcangelo rivolto a satana dice: «Te lo comanda l’eccelsa Vergine Maria Madre di Dio che dal primo istante della sua Immacolata Concezione per la sua umiltà ha schiacciato la tua superbissima testa».
In una lettera ad una figlia spirituale padre Pio scrisse: «Mi meraviglio del ritardo con cui mi giunge la vostra tanto sospirata lettera: in questo vi è stato lo zampino di satana, il quale avrebbe voluto sviare questa vostra lettera, ma viva sempre l’Immacolata Vergine Maria che ciò non ha permesso, e nutro fiducia ch’ella mai il permetterà. Un’altra grande sconfitta l’è stata questa per quel brutto cosaccio».