ATTUALITÀ
Halloween-mania. E i cattolici?
dal Numero 40 del 27 ottobre 2024
Francesco De Sanctis
La festa di Halloween non è altro che un’iniziazione all’esoterismo e all’adorazione di satana. Come cattolici, non possiamo assolutamente prenderne parte: invitiamo piuttosto i nostri bambini a travestirsi da santi e non da diavoli, e insegniamo loro la bellezza della Vita eterna.
Quando si avvicina il 31 ottobre di ogni anno è sempre la stessa storia: non si può mettere piede in un negozio o centro commerciale senza essere “investiti” in pieno dall’Halloween-mania: zucche di ogni tipo e dimensione, candele, costumi da demoni, diavoli, streghe ecc. La sera del 31 ottobre le città si trasformano e per le strade si vedono bambini travestiti e il coro di “Dolcetto o scherzetto?” risuona per le vie. Travestimenti macabri, satanici, party e feste in discoteca a tema Halloween, e, come se non bastasse, addirittura feste in parrocchia con scheletri e zucche. E i cattolici dove sono? Dormono? Il fondatore della Chiesa di Satana, Anton LaVey ha dichiarato: «Sono contento che i genitori cristiani permettano ai loro figli di adorare il diavolo almeno una notte all’anno. Benvenuti ad Halloween». Se i genitori veramente conoscessero il reale significato di questa festa, non vorrebbero assolutamente che i propri figli ne prendessero parte. Il trucco è infatti quello di rendere il mondo del satanismo, dell’occulto e della stregoneria qualcosa di accattivante, un gioco, un’avventura avvincente... Ma tanto che male c’è ad indossare un costume da diavolo e uscire la sera del 31 ottobre al suono di “Dolcetto o scherzetto?”. Che male c’è se io, come cattolico, partecipo ad una festa a tema Halloween il 31 ottobre? Leggiamo cosa dice a riguardo fra Paolo Carlin, esorcista francescano e coordinatore dell’“Associazione Internazionale degli Esorcisti”: «Halloween viene presentato come un evento innocuo e commerciale, di fatto non lo è perché porta le persone che lo festeggiano, soprattutto i bambini, ad un’introduzione a ciò che è l’esoterismo e l’occultismo. Non è una festa cristiana e bisogna stare molto attenti perché si scherza col fuoco. L’origine del dolcetto o scherzetto è: offerta o maledizione che i maghi celtici davano secondo che ricevevano ciò di cui avevano bisogno o no [...]. Educare i bambini alla morte, alla paura, ai vampiri, ai teschi e agli zombie non è un’educazione alla vita. I bambini vogliono divertirsi: facciamoli divertire con coloro che sono dimostrazione di vita, voglia di vivere, virtù, coraggio, tenacia. I santi sono tutto questo e portavoce della verità e dell’amore. È bello studiare la vita dei Santi e fare le maschere dei Santi». Le radici della festa di Halloween, infatti, sono radici pagane: nei tempi antichi, i Celti, in particolare nel territorio irlandese, festeggiavano l’inizio del nuovo anno il giorno 1° novembre e ritenevano che la notte precedente, il 31 ottobre appunto, gli spiriti dei defunti potessero rientrare nel mondo dei vivi e vagare indisturbati. Per esorcizzare la paura verso questi spiriti, la popolazione si radunava nei boschi travestita con maschere grottesche, celebrando così, con riti pagani, l’ultimo giorno dell’anno. Chi festeggia Halloween, dunque, avendo a che fare con spiriti maligni e formule magiche, festeggia il “compleanno di Satana”, così come è stato definito dai satanisti stessi. Se pure lo si fa in maniera “innocua” (forse noi pensiamo che lo sia, ma in realtà non lo è), indossando una semplice maschera o girando per il quartiere chiedendo dolcetti, comunque rimane sempre che abbiamo preso parte ad una festa pagana e avversa al Cristianesimo. Un tempo i cristiani trasformavano le feste pagane in cristiane. Ora avviene il contrario: i cristiani si mostrano peggiori anche degli stessi pagani perché invece di dare il buon esempio e di essere «luce per il mondo» (Mt 5,14) si fanno trascinare dalla logica del mondo. Quale dunque dovrebbe essere la risposta dei cattolici ad Halloween? Per prima cosa la preghiera. In tante parrocchie, la notte del 31, si organizzano veglie di preghiera e di Adorazione eucaristica, o anche, nei giorni successivi, pellegrinaggi mariani in riparazione a tutti gli atti satanici che avvengono ad Halloween. Alcuni parroci, per coinvolgere anche i più piccini, organizzano il 31 stesso delle feste a tema sui santi, in cui ogni bambino si traveste dal santo di cui porta il nome e poi viene premiato il costume più bello. Quest’iniziativa, in apparenza così semplice, ha uno scopo altamente educativo: in questo modo ogni bambino viene anche incentivato nell’imitazione del santo di cui si è travestito. Insomma, i modi per combattere Halloween ci sono: ritorniamo ai santi, a coloro che ci dimostrano la bellezza della vita di grazia, a coloro che sono i nostri modelli di virtù e buttiamo via gli scheletri, le streghe e le zucche. Siamo cattolici o pagani?
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