SPIRITUALITÀ
Convertire le anime con il santo Rosario
dal Numero 37 del 6 ottobre 2024
di Suor Ostia del Cuore Immacolato

Il segreto delle numerose conversioni ottenute dal venerabile Fulton Sheen era la recita del santo Rosario, con cui si possono avvicinare a Dio anche i peccatori più ostinati. Per questo il potere del Rosario è indescrivibile.

Il venerabile Fulton Sheen è stato un grande apostolo di Maria Santissima; e se è vero che ogni santo è diverso dall’altro, la “specializzazione” del “vescovo della TV americana” era quella della conversione delle anime. Prima di raccontare una delle sue innumerevoli conversioni è bene scoprire il segreto di questa sua prerogativa che troviamo perfino nel suo stemma vescovile. Il motto scelto dal grande vescovo Sheen dice infatti: «Da per matrem me venire» (“fa’ che io venga a te attraverso la Madre”), dando, così, la sintesi del suo programma apostolico. Sì, la Madonna, da lui definita come «la donna che amo», era il segreto delle sue innumerevoli conversioni; a Lei si rivolgeva come un bambino, spesso con l’arma del Rosario, con sacrifici e tanta confidenza filiale. Il suo rapporto con la Madonna era così intimo che Lei non sapeva dirgli di “no” e basta leggere l’autobiografia del Venerabile, per rimanere sbalorditi dalle conversioni avvenute durante la sua vita sacerdotale. Questo lo diciamo anche per un motivo “interessato”: se vogliamo chiedere la grazia della conversione di qualche nostro caro, rivolgiamoci a questo Venerabile, adoperando la stessa arma che lui utilizzava – il santo Rosario – e vedremo come tutto ciò sarà un ottimo mezzo per commuovere la Mamma divina. 


Monsignor Sheen, sia con l’esempio ma anche nelle sue seguitissime conferenze televisive, insegnava che «il potere del Rosario è indescrivibile». Egli svelava il segreto dell’apostolato del Rosario dicendo che «tutti i momenti vuoti della vita possono essere santificati grazie al Rosario. Quando camminiamo per la strada, noi preghiamo il Rosario con la mano nascosta nella mano o nella tasca; quando pilotiamo un’automobile, possiamo servirci delle piccole sporgenze che si trovano sotto la maggior parte dei volanti per contare le decadi. Mentre aspettiamo di essere serviti a colazione o mentre aspettiamo un treno, oppure il nostro turno in un negozio... Se desiderate convertire qualcuno alla piena conoscenza di Nostro Signore e del Suo Corpo Mistico, insegnategli il Rosario. Accadrà allora che costui sospenderà la recita del Rosario, oppure otterrà il dono della fede». Ma raccontiamo ora, una delle tante conversioni avvenute per l’intercessione di monsignor Sheen. 


Nell’autobiografia egli racconta che era il giorno delle confessioni nella grande cattedrale di San Patrizio a New York, e a un certo punto si accorse di una ragazza che stava in fondo, vicino alla porta. Capì subito che il caso era problematico, soprattutto quando la sentì dire: «Non sono qui per confessarmi; sono qui per ammazzare il tempo». La madre l’aveva accompagnata e l’attendeva fuori dalla porta con l’illusione che la ragazza si sarebbe confessata. Monsignor Sheen, allora, le chiese a bruciapelo se era una prostituta. Alla risposta affermativa le disse: «Bene, questa è la tua confessione, non è vero?». La giovane rispose che c’era dell’altro. Dopo venti minuti di inutili tentativi per farle dire il resto, l’arcivescovo la supplicò di fermarsi a pregare davanti alla balaustra del Santissimo prima di andarsene. All’uscita, le chiese il motivo di tanta resistenza ai sacramenti e lei disse: «Te lo dirò e poi me ne andrò». E aggiunse: «Sono stata arrestata per pedofilia, portata a casa dalle suore del Buon Pastore e ho promesso al diavolo che avrei fatto nove Comunioni sacrileghe se mi avesse lasciato fuggire di casa. Il nono giorno sono scappata». Detto questo se ne andò. La stessa sera, tornato alle confessioni, monsignor Sheen chiese ad ogni penitente di recitare il santo Rosario per la conversione di un peccatore. Tutti erano d’accordo tranne uno. Una volta finite le confessioni, lui stesso si mise in preghiera davanti alla balaustra dalle nove fino a mezzanotte, in ginocchio, supplicando che quell’anima potesse tornare. A mezzanotte si aprì il portone della chiesa e l’arcivescovo pensava che potesse essere il poliziotto di turno, preoccupato per le luci accese dopo la mezzanotte. Invece, fu proprio la ragazza della mattina: entrò e andò diretta al confessionale per fare pace con Dio e cambiare vita. 


Facciamo anche noi l’esperienza di come “il potere del Rosario è indescrivibile”, di come la catena del peccato possa essere sciolta solo attraverso la catena dell’amore, quella del santo Rosario, recitato con tanta fede, mano nella mano della Madonna.   

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