A vent’anni dalla morte della serva di Dio Licia Gualandris, madre di 21 figli, figlia spirituale di padre Pio, esempio di dedizione eroica alla propria vocazione di sposa e madre, chiediamo la sua intercessione dal Cielo per tutte le famiglie, in questi tempi così travagliati.
«Andiamo con l’asinello al Santuario dello Zuccarello»: così cantava Mamma Licia quando si recava al Santuario della Madonna tanto amata a Nembro, nel giorno della sua festa patronale, l’8 agosto.
La giovane Licia, nata il 13 luglio 1907, sotto gli occhi della suggestiva Vergine Addolorata venerata allo Zuccarello, crebbe di virtù in virtù, modellata e plasmata da Lei, la Madre di ogni grazia. Guidata da Colei che è la Mamma per eccellenza, Licia Gualandris diverrà sposa e madre esemplare, feconda di figli per il Paradiso.
Le ben 21 maternità formano, infatti, la sua più bella corona in Cielo, quel cielo che splendeva nei suoi meravigliosi occhi azzurri, che, nell’incrociarli, trasportavano l’anima alle cose di lassù, all’infinito amore di Dio, sprigionando grazie celestiali e tanta pace, non la pace che dà il mondo, ma la pace che viene dall’alto e perdura anche in mezzo alle più brutte tempeste.
E di tempeste Mamma Licia ne ebbe a sperimentare molte! Pensiamo solamente alle due Guerre mondiali, che seguirono la sua nascita e che misero a dura prova la sua missione materna di accudire e nutrire i figli, senza far mancar loro alcunché di necessario.
Se la Madonna dello Zuccarello vegliava sulla coraggiosa Mamma Licia, san Pio da Pietrelcina fu il protettore speciale di quella beata e numerosa famiglia. A quanti interrogavano Mamma Licia sul suo rapporto con il Santo stigmatizzato, Ella, con voce ferma, scandendo bene ogni sillaba, ripeteva sempre, con quegli occhi di Cielo simili a fiamme ardenti per l’amore che le bruciava in petto verso quel Santo “benefattore” cappuccino: «Questa è la mia famiglia, e assisterla me lo sono assunto come un dovere».
Fino alla morte, infatti, san Pio non cessò mai di far sentire la sua presenza in mezzo alla famiglia Gualandris-Manelli, anche con miracoli a volte strepitosi. Grazia su grazia dal Cielo per questa mamma santa che corrispose fedelmente ed eroicamente alla sua vocazione di sposa e madre.
Folle e folle accorsero, quel 18 gennaio 2004 al funerale di colei che tutti ormai chiamavano col dolce nome di “Mamma” Licia: era infatti divenuta anche madrina dei gruppi di terziari e laici consacrati alla Madonna, e di tante altre persone che a lei ricorrevano per consigli e preghiere, soprattutto mamme, giovani e più grandi.
A vent’anni dalla sua morte come non ricordarla con affetto e amore! Ma soprattutto, come non invocarla oggi, in questi tempi in cui regna la cultura della morte, arrivando a decretare lo sterminio – così si potrebbe davvero definire – di milioni e milioni di bambini innocenti! Come non chiedere la sua intercessione per le famiglie bombardate dalla cultura del gender, dell’omosessualità, dell’edonismo più aberrante, che abbassa l’uomo al di sotto delle bestie.
La società ha bisogno di un esempio di madre così luminoso e coraggioso che dia speranza alle mamme, alle giovani coppie, agli sposi e ad ogni famiglia. La fede incrollabile nell’aiuto divino, nei santi e nella divina Provvidenza che aveva Mamma Licia, si irradi nei cuori di tante anime e rinasca la speranza e la certezza del trionfo del bene nel mondo intero. Questa speranza e certezza si leggeva e continuerà a leggersi in quei suoi materni occhi di Cielo...