I FIORETTI
Lo stile di vita eucaristico
dal Numero 23 del 9 giugno 2024

La biografia di padre Pio ruota quasi interamente attorno a due paesi di provincia, Pietrelcina e San Giovanni Rotondo; questo è tutto lo spazio geografico di un uomo che ha stupito il mondo intero. Il suo mondo spirituale, però, correva sulle coordinate dell’infinito per la missione che Dio gli aveva affidato: «Santificarsi per santificare».

Vivendo alla presenza costante di Dio, intendeva elevare le anime al Cielo, avendo come unico intento quello di dare soddisfazione al suo Gesù, come risulta dalle sue lettere.

Nei sui figli spirituali curava il comportamento interno ed esterno, in chiesa e fuori [...]. «Se preghi in comune, pronunzia distintamente le parole della preghiera, fa’ bene le pause e non affrettarti mai [...]».

L’Eucaristia, accolta con fede, trasforma e cristifica la persona e determina lo stile di vita. Padre Pio insegnava e modellava a sua somiglianza.

Ecco le sue indicazioni per una figlia che, dell’Eucaristia, faceva la ragione della sua vita: «Uscita che sei di chiesa, mostrati tale quale ogni seguace del Nazareno dovrebbe essere. Sopra tutto, serba una grande modestia in ogni cosa… Modesta devi essere nel parlare, modesta devi mantenerti nel riso; modestia devi mostrare nel portamento, nel modo di camminare; e il tutto deve farsi non per vanità di comparire, né per ipocrisia di apparire buona agli occhi altrui, ma sibbene per virtù interna di modestia, che regge e regola le operazioni esteriori del corpo. Perciò sii umile di cuore, grave nelle parole, prudente nelle tue risoluzioni; parca sii sempre nel parlare, assidua nelle buone letture, attenta ai tuoi discorsi; a niuno sii disgustosa; benevola con tutti, rispettosa ai tuoi maggiori. Lungi dai tuoi occhi qualsiasi sguardo bieco; non esca mai un gesto alquanto libero, mai un atto inverecondo, mai un tono di voce petulante. In breve, tutto il tuo esteriore sia una viva immagine della compostezza della tua anima».

L’Eucaristia tende a influire sull’intera giornata; così ne insegna il metodo a un’altra figlia spirituale: «Nel corso del giorno, quando non ti è permesso di fare altro, chiama Gesù, anche in mezzo a tutte le occupazioni… Vola dinanzi al tabernacolo, quando non ci puoi andare col corpo, e là sfoga le ardenti brame, parla e prega e abbraccia il Diletto delle anime, meglio che ti fosse dato di riceverlo sacramentalmente».

In tutto, padre Pio anelava ad appagare il suo Gesù. Pure davanti al suo sguardo scorrevano i lamenti di Gesù a santa Margherita M. Alacoque: «Ho sete, ma una sete ardente di essere amato dagli uomini nel santissimo Sacramento; questa sete mi consuma e non trovo nessuno che faccia il possibile, secondo il mio desiderio, per dissetarmi, ricambiando in qualche modo il mio amore».   
 

Nello Castello - Attilio Negrisolo,

Il Beato Padre Pio. Miracolo Eucaristico,

pp. 49-52

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