RELIGIONE
Lo gnosticismo. Male antico per la società.
dal Numero 37 del 22 settembre 2013
di Eugenio Ragno

Lo gnosticismo, sviluppatosi dall’incontro di alcune scuole esoteriche, elleniche ed egiziane, vuol perseguire una conoscenza di tipo mistico che pone l’uomo in una condizione di superuomo, liberandolo dalla Fede stessa che è l’unica vera Luce. In tempi non lontani da noi prese il volto della New Age.

Tempo addietro in una mia nota ho scritto che l’indifferenza, il disinteresse verso il sacro è il peggiore dei mali che possano capitare ad una società. Devo modificare il mio giudizio, esiste un male peggiore, lo gnosticismo. L’uomo d’oggi cerca di utilizzare la scintilla di luce che è in lui per accrescere la sua potenza, dominare gli eventi, divenire il demiurgo di sé e del mondo, senza riconoscere altro dio che se stesso. Si tratta di una forma di pensiero e di esperienza spirituale che caratterizzò in modo evidente i primi secoli della nostra era, ma che seguita ad essere presente ancora oggi.
Gnosi è una parola di origine greca che sta ad indicare la conoscenza mistica e salvifica, d’ordine esoterico. Volendo essere più precisi, secondo gli gnostici, è solo attraverso la gnosi che si ha una modificazione dell’essere che trasforma l’uomo in superuomo e, tra l’altro, lo avvicina al divino, celato all’uomo stesso, in quanto in esso nascosto.
Per gnosticismo si intende un insieme di dottrine e di credenze che si svilupparono nel bacino del mediterraneo nel I e II secolo, formato dall’incontro di alcune scuole esoteriche, con la filosofia ellenica, impianti dottrinali egiziani e iranici e il nascente Cristianesimo: un messaggio di conoscenza salvifica, dove tutto veniva riposto nelle mani dell’uomo. Fenomeno che possiamo dire culturale-mistico-religioso, presente in tutte le religioni in maniera diversa, ma con un volto comune: la ricerca di una conoscenza (gnosi) che renda l’uomo illuminato, in virtù della quale si perviene alla visione del divino e del vero e alla personale salvezza; una illuminazione riservata a pochi iniziati che li trasforma in superuomini e li pone al di là del bene e del male; la fede e le buone opere non rivestono alcuna importanza. 
Ennio Innocenti, in una ponderosa opera storica, affronta la gnosi, e la rintraccia in tutte le religioni, in ogni latitudine e in ogni tempo: gnosi egizia, indiana, cinese in parallelo con le relative religioni o credenze.
«La gnosi offerta da Gesù è pura: discende dalla luce. Quella proposta dal serpente ai progenitori è spuria.
Proprio questa prevalse nella cultura antica e ha continuato il suo influsso nella cultura moderna.
La gnosi speculativa spuria, di gran lunga più antica dell’Evangelo, s’insinuò tra i cristiani fin dal I secolo e provocò un confronto assai duro coi Padri della fede cattolica dal II al IV secolo. Parve vinta, invece perdurò per tutto il Medio Evo, spesso mascherata. Fu nuovamente e vittoriosamente affrontata nel XII-XIII sec. ma, come abbiamo dimostrato, essa riuscì ad accreditarsi anche all’interno della Chiesa del Quattrocento, dilagando in Europa nel Cinquecento. Eric Voegelin dimostrò la virulenza di tale veleno gnostico a partire dal Seicento e altri autorevoli commentatori non hanno dubbi sulla continuità della vecchia gnosi spuria fino all’Ottocento. Ai nostri tempi Jean Guitton sosteneva apertamente la continuità dell’antica gnosi dualistica nella filosofia contemporanea, nell’erotismo contemporaneo e nell’arte contemporanea. Proprio l’attuale fase storica – insegnava Augusto Del Noce – è caratterizzata dal disvelarsi dell’opposizione radicale come rivolta contro l’essere, come radicale anticosmismo, redenzione dalla creazione, liberazione dal mondo. La continuità era già evidente in Guénon, che – per contrastare l’americanismo – non aveva altro rimedio che invocare il tantrismo. E il famoso banchiere Mattioli, mentore di tanti “maestri” italici, non ha lasciato il sigillo della propria identità spirituale adottando la tomba della gnostica medievale Guglielmina?».
Per alcuni studiosi il campo è più ristretto, fanno risalire lo gnosticismo a Simone di Samaria, che voleva comprare lo Spirito Santo, l’artefice dei miracoli degli Apostoli, da san Pietro per accrescere la sua potenza di mago e strabiliare i presenti nelle sue manifestazioni di illusionista e giocoliere: «Date anche a me questo potere, cosicché colui a cui io imporrò le mani possa ricevere lo Spirito Santo» (At 8,19). Si legge inoltre negli Atti degli Apostoli che si era fatto battezzare, non certo per fede e convinzione, ma per meglio carpire i segreti delle guarigioni operate dagli Apostoli e «si teneva sempre vicino a Filippo: vedendo i grandi miracoli e i prodigi che avvenivano, ne rimaneva incantato». Facendo propria la formula da san Giovanni riservata a Gesù, proclamava: «Io sono il Verbo di Dio, io sono bello, io sono il Paraclito, io sono onnipotente, io sono ogni cosa di Dio1» . San Pietro scacciò a malo modo Simon Mago dalla primitiva comunità cristiana di Gerusalemme: «Alla malora tu e il tuo denaro, poiché hai creduto che si potesse comprare col denaro il dono di Dio» (At 8,20). Si racconta che san Pietro volle andare a Roma proprio perché Simone di Samaria, conosciuto ormai con il nome di Simon Mago, vi esercitava la professione di mago presso la comunità ebraica, portandola alla perdizione. 
La gnosi si è costituita quasi sempre in opposizione alla Fede. Essa «si sviluppa soprattutto in epoche in cui gli uomini hanno perso ogni fiducia nelle religioni istituzionali, senza trovare una risposta pienamente soddisfacente al mistero dell’esistenza nelle filosofie puramente razionali. Al riguardo, l’attrattiva dei nostri contemporanei verso certe forme di sapienza gnostica è sintomatico [...]. Ci si metterà dunque alla ricerca di una sapienza superiore di vita integrale e globale che possa offrire una spiegazione e una speranza di salvezza alle nuove forme dell’angoscia umana2» .
E assurge nei vari contesti storici a pseudo religione in concorrenza con le religioni.
Certamente la gnosi possiede una certa grandezza se pensiamo che aveva sedotto una mente come quella di sant’Agostino, prima della conversione. Ma lo gnosticismo non è finito, in questo mondo materialista e degenerato trova un terreno favorevole la sua diffusione. Un elemento comune alle varie sette gnostiche «è l’esasperato dualismo di spirito e materia, anima e corpo, che produce, in sede etica, sia atteggiamenti spiccatamente ascetici sia il rifiuto di ogni legge morale (considerato indifferente e “inferiore” alla gnosi), donde una totale libertà di godimento, in particolare dei piaceri sessuali3» . 
Negli anni Sessanta del secolo scorso in America prende vita un movimento che ha la sua “preistoria negli ambienti massonici e teosofici del mondo di fine Ottocento”, un movimento non ben definito, la New Age, che «affonda le sue radici nell’ermetismo, nella Cabala ebraica, nelle filosofie indiane, nella magia dei primitivi. Gli attuali acquariani mescolano credenze religiose diverse che vanno dall’esistenza di fate e di elfi alla fede nel potere curativo della meditazione, dalla legge del karma alla presenza di Maestri che vengono da altri mondi a guidare l’umanità verso la rigenerazione finale», movimento millenarista che annuncia una novella età dell’oro. Questa «età nuova» rappresenta la terra promessa, la meta di chi mette al centro della sua ricerca spirituale non un Dio trascendente, ma il Sé, la persona umana.
Ma le varie terapie indicate per uscire dal malessere reale si sono rivelate fallaci, dei miraggi, l’uomo nuovo è ancora al di là da venire. Astronomicamente dalla costellazione dei Pesci si è passati a quella dell’Acquario, di qui, stando ai seguaci della New Age, sarebbe dovuto avvenire un cambiamento radicale nella storia dell’umanità... si ha avuto troppa fiducia negli astri.
Dopo una breve e purtroppo fiorente stagione in America e in Europa, oggi pochi conoscono questo movimento che aspirava al divino, che voleva portare l’uomo in una dimensione spirituale antimaterialista al di fuori del Cristianesimo. Come dimostrano i fatti, non aveva intrinsecamente la potenza, la pietra d’angolo necessaria per soppiantare la Religione cristiana e costruirne un’altra. All’epoca la Libreria Editrice Vaticana pubblicò più di un libro per mettere in guardia i credenti dalla New Age, essendo fenomeno in espansione anche in Italia. Tuttavia ai nostri giorni non se ne sente più parlare.
L’era dell’Acquario succeduta all’era dei Pesci doveva portare con il 2000 pace e serenità mondiale, invece è successo ben altro. Ma la gnosi si presenterà sotto altre forme, ancor più subdole, sotto altro nome, altro movimento a proporre un nuovo senso della vita, approfittando dei momentanei vuoti in cui periodicamente le grandi istituzioni religiose incorrono nella storia, per poi miseramente scomparire. Perché la vera Via della redenzione resta la parola di Gesù, nostro eterno Maestro e Signore.

1] Don Ennio Innocenti ha scritto tre volumi di alto valore storico sulla gnosi: La gnosi spuria, dalle origini all’Ottocento, La gnosi spuria, l’Ottocento e La gnosi spuria, il Novecento, per i tipi della Sacra Fraternitas Aurigarum.
2] H. Cornélis – A. Léonard o.p., La gnosi eterna, Edizioni Paoline, 1960, p. 162.
3] Enciclopedia Garzanti – Filosofia – alla voce Gnosticismo.

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