MARIA SS.
La missione dei santuari mariani nel tempo presente
dal Numero 33 del 25 agosto 2019
di Fra’ Pietro Pio M. Pedalino

Chiese sempre più vuote, ma santuari mariani sempre più affollati. Lo strano fenomeno suggerisce un’analisi interessante e degna di nota e mostra il ruolo particolare svolto da queste “oasi di grazia” in mezzo alla “desertificazione spirituale” del tempo presente.

Nel contesto di quella crisi di fede epocale di cui tutti siamo bene a conoscenza, è bene riflettere sul ruolo imprescindibile che svolgono i santuari mariani nella nostra epoca. Un ruolo che si inscrive nell’opera salvifica che la nostra Madre del Cielo sta portando avanti con le sue epifanie che costellano l’intero globo terrestre.
Dicendoli “oasi di preghiera” e “luoghi di pace” si esprime qualcosa di vero ma parziale rispetto al valore più radicale che questi luoghi di grazia hanno in rapporto alla nostra fede, in funzione anti e contro-rivoluzionaria e soprattutto in funzione di supplenza all’assenza talvolta imbarazzante di molte cellule della Chiesa locale che sono le comunità parrocchiali nelle quali il più delle volte anziché trovare luoghi di fede e preghiera le persone non trovano altro che centri di aggregazione sociale (quando va bene...) o semplicemente luoghi deserti dove non mette più piede anima viva.
Si penserà forse che il buon Dio ci abbia abbandonato del tutto alle forze del male imperanti senza offrirci un rimedio efficace a questa situazione di sfacelo generalizzata? Ebbene, non è forse vero che i santuari mariani, specialmente quelli legati alle apparizioni della Vergine Santissima, sono una vera e propria “scuola” dove, tra le altre cose, reimparare a vivere la propria fede e ad essere solidi cristiani? Non è forse vero che queste oasi di Maria sono luoghi di immersione nella grazia attraverso la presenza e l’azione materna di Colei che ne è la Mediatrice universale?
E questa non dovrebbe giustamente considerarsi un’opera strategica tesa a disinnescare la follia distruttiva di Satana che sta distruggendo tutto ciò che di bello ha creato Dio?
Va infatti tenuto presente un fenomeno interessante e degno di nota. All’abbandono della frequenza alla Santa Messa festiva corrisponde un rinvigorirsi della frequentazione di santuari mariani, dove la gente si reca non solo alla ricerca di miracoli o vantaggi personali ma anche per ritemprare lo spirito e fare un’autentica esperienza di Dio.
Si pensi soprattutto alla massiccia presenza di pellegrini alla Basilica di Nostra Signora di Guadalupe in Messico, a Lourdes, alla Basilica Nazionale dell’Immacolata a Washington DC (USA), a Fatima, a Cz?stochowa in Polonia, al Divino Amore a Roma...
È plausibile che molti fra quelli che affollano questi luoghi vadano a Messa una volta al mese oppure quando capita. Eppure, in luoghi dove è apparsa e ha parlato Nostra Signora (o comunque dove concede grazie per mezzo delle immagini e dei titoli con cui è venerata) le statistiche e l’esperienza registrano dinamiche opposte a quelle delle parrocchie.
Il “trend” costante di interventi mariani nel corso degli ultimi decenni, insomma, delinea una sorta di attività catechetica della Beata Vergine che ribadisce, ricorda, sottolinea dottrina, morale e insegnamenti cattolici laddove questi corrono il rischio di essere messi da parte, rigettati e sostituiti da un vangelo laico che non salva nessuno perché non è la Parola pronunciata dall’Eterna Verità per la salvezza degli uomini.
Se molte guide stanno conducendo il gregge disorientato verso un dirupo, risulta altrettanto evidente che Nostro Signore invia la sua e nostra Madre Immacolata non solo a fermare questo gregge impazzito ma anche a offrirgli pascoli erbosi e acque limpide cui abbeverarsi. E questa divina provvidenza è fortemente percepibile e sperimentabile, appunto, nei santuari e luoghi di culto mariani.
Si può dire, senz’altro, che l’esperienza straordinaria che si può fare in questi luoghi di grazia è quella di una sorta di anticamera del Paradiso laddove invece, nel mondo esterno, si vive oggigiorno una sorta di anticamera dell’inferno. E così proprio la “dialetticità”, diciamo, la contrapposizione evidente tra santuari mariani e mondo esterno potrebbe valere a riassumere la lotta esistente tra Maria e Satana in questi ultimi tempi.
Sì, è vero, tutto il mondo è posto sotto la potestà del maligno – come avverte Nostro Signore nel Santo Vangelo –, egli è di fatto il principe di questo mondo; ma la Vergine Santissima si è costruita delle oasi che sono, altresì, dei fortini di guerra in questo mondo che non appartengono al suo nemico ma esclusivamente a Lei, nei quali non solo Ella elargisce grazie e benedizioni di ogni sorta, ma pure forgia, plasma i suoi guerrieri, i suoi apostoli, coloro che dopo aver da Lei ricevuto sono anche chiamati ad aiutarla per la realizzazione dei suoi piani.
Si tratta non di una pia meditazione ma di un’esperienza vera, realissima che auguro a tutti di poter fare! In questi luoghi ci si sente davvero preparati da Lei, accuditi, “fatti” da Lei, a cui Dio ha affidato le sorti del mondo, Colei di cui la profezia biblica vaticina la vittoria finale sul serpente (cf. Gen 3,15) e che vuole essere aiutata dai suoi buoni figli che trovano nei suoi santuari una casa, un luogo di protezione, un luogo di ispirazione, un luogo di arricchimento e fortificazione spirituale.

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