ATTUALITÀ
Europa, continente morente
dal Numero 30 del 30 luglio 2017
di Antonio Farina

Stando alle statistiche degli ultimi decenni che evidenziano una denatalità preoccupante, la popolazione europea è destinata ad annullarsi. L’immigrazione, abilmente gestita dall’alto, è ciò che al presente fa da ammortizzatore a questa situazione ma è anche ciò che avrà il potere di sconvolgere il volto dell’Europa.

La statistica è una scienza fondata su rigorosi principi matematici ed è una scienza esatta. Nel contempo è anche una scienza “strana” nel senso che le sue previsioni sono solo probabilistiche e sono tanto più precise e verosimili quanto più i “dati di ingresso” sono esatti e rispondenti alla realtà.
Ebbene secondo alcune stime attuali e soprattutto se non cambierà qualcosa, o verosimilmente più di qualche cosa, il destino dell’Europa è segnato: l’Europa così come la conosciamo oggi, cioè nella sua identità di base costituita da fattori economici, geopolitici e storico-culturali, non esisterà più. Qualcuno, audacemente, propone una data: fra 39 anni l’Europa non sarà più la stessa. Tale annuncio, che ricorda vagamente quello formulato per la città di Ninive: «Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta» (Gio 3,4), suona in modo raccapricciante e sinistro non tanto perché a parlare è una scienza umana considerata come profetica ma perché tale diagnosi infausta ce la sentiamo addosso, la percepiamo già presente, già preoccupantemente in atto. Non c’è bisogno infatti di scomodare teoremi e computer nonché valanghe di dati demografici immessi nei calcolatori per capire che il mondo sta rapidamente cambiando. Sotto i nostri occhi. E non in meglio.
Gli studiosi spiegano: qualunque agglomerato umano, o razza, o cultura, o religione, per auto-mantenersi per più di 25 anni richiede un tasso di fertilità (Fertility Rate) pari o superiore a 2,11 bambini per famiglia. Ovvero ogni coppia di genitori deve, in media, “produrre” più di 2,11 figli. Altrimenti inizia il declino. D’altronde questo è facilmente comprensibile con un esempio un po’ semplificato: se si parte da 100 genitori e ogni coppia genera un solo figlio, nel giro di una generazione la popolazione sarà di 50 individui, tralasciando per semplicità il fatto che non saranno 25 maschi e 25 femmine, ma “in media” se le cose continuano così, dopo un’altra generazione la popolazione scende a 25, poi a 12,5, poi a 6,25... È logico che non ha molto senso parlare di una popolazione di 6,25 individui (le frazioni di uomo non esistono...) ma è intuitivo che partendo da un insieme più numeroso e lasciando agire le leggi della probabilità (accoppiamenti, procreazioni, fattori di disturbo esterni...), il risultato non cambia sostanzialmente: al di sotto di un tasso di fertilità (FR) di 2,11 l’agglomerato umano si auto-estingue. Ebbene prendendo solo alcuni dei 28 Paesi che costituiscono l’Unione Europea, dieci anni fa (2007) si aveva: Francia FR=1,8; Inghilterra FR=1,6; Grecia FR=1,3; Germania FR=1,3; Italia FR=1,2; Spagna FR=1,1 (1). Dal 2007 al 2014 le cose non sono migliorate come si evince dalla mappa redatta da Eurostat (cf. grafico n. 1).
A stretto rigor di termini la popolazione europea è destinata ad annullarsi. Eppure non è così, non c’è la flessione che i “bruti dati” indicherebbero. Perché? La risposta è semplice: immigrazione. Ci stanno salvando gli immigrati. Ma a quale prezzo? Poiché la maggior parte degli immigrati provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa, ecc., sono musulmani, sta avvenendo la islamizzazione dell’Europa. Ecco alcuni dati (cf. grafico n. 2).
Milioni di musulmani sono già residenti nel continente europeo, milioni ne stanno per venire, solo nei primi sei mesi del 2017 si è giunti alla vertiginosa cifra di 170.000 ingressi. Per lo più provenienti da Paesi nei quali la situazione climatico-economica non è certamente favorevole ma comunque non sono teatro di guerre o rivoluzioni. Il Tasso di Fertilità delle famiglie degli immigrati in Europa è dell’8,1! Ovvero – sempre mediamente – da una coppia di immigrati (e purtroppo spesso clandestini) sbarcati nel Vecchio Continente nascono otto bambini. Gli studiosi di demografia affermano che nel giro di circa 40 anni l’Europa sarà un coacervo di razze, di culture, di religioni talmente eterogeneo e variegato che non avrà più nessun senso parlare di identità occidentale europea. Sarà il Cattolicesimo la religione che decadrà in modo vertiginoso e se non fosse per le parole di Nostro Signore se ne assisterebbe alla distruzione e alla sparizione.
Questi scenari preoccupanti non solo non sembrano turbare i sonni degli europei ma c’è addirittura chi gongola, chi se ne compiace, chi è felice che questo accada. Come è possibile? È semplice: sono proprio i nemici di Cristo e della Chiesa Cattolica che stanno organizzando e governando questo fenomeno di dimensione planetaria. La Massoneria, i residuati post-ideologici e post-bellici del Comunismo, le vestigie nefaste dell’Ateismo militante si sono coalizzati insieme per sradicare dalla faccia della terra la Religione di Cristo. Non si tratta di una mera “ipotesi di lavoro” ma di un fatto chiarissimo che balza vivido agli occhi di tutti: se si fosse voluto risolvere il problema della de-natalità sarebbe bastato incrementare le politiche sociali di sostegno alle famiglie. Si sarebbe potuto varare un programma... una specie di Piano Marshal, una terapia d’urto sociale volta a far risalire il Tasso di Fertilità al di sopra della soglia fatidica del 2,11. Invece niente di tutto questo. Si è preferito aprire le frontiere agli ingressi indiscriminati. Non c’è integrazione e la conseguenza più vistosa è la perdita di tradizioni, di cultura, di vera fede.
In realtà fin dagli anni ’30 esiste un “piano di destabilizzazione” dell’identità europea che va sotto il nome di Piano Kalergi, dal nome del suo ideatore e ideologo di riferimento, il conte Richard Nikolaus Kalergi, uomo politico e filosofo che fu fondatore dell’Unione Paneuropea e primo ispiratore del progetto di Europa unita. L’attuale ondata migratoria verso l’Europa fa tutto parte di un piano elaborato nel 1922 che prevedeva il genocidio dei popoli europei. Alcuni commentatori della attuale politica demografica occidentale si spingono più in là: «Kalergi afferma che i futuri abitanti e cittadini degli Stati Uniti d’Europa non saranno i popoli originali del Vecchio Continente [...]. Egli afferma senza mezzi termini che è necessario incrociare i popoli europei con razze asiatiche e di colore, per creare un gregge multietnico senza qualità e facilmente dominabile dall’élite al potere. I politici del suo tempo diedero ascolto a Kalergi, le potenze occidentali si basarono sul suo piano e le banche, la stampa e i servizi segreti americani finanziarono i suoi progetti. I capi della politica europea sanno bene che è lui l’autore di questa Europa che si dirige a Bruxelles e a Maastricht» (2). «La convinzione che i popoli d’Europa debbano essere mescolati con africani e asiatici per distruggerne l’identità e creare un’unica razza meticcia, sta alla base di tutte le politiche comunitarie volte all’integrazione e alla tutela delle minoranze. Non si tratta di principi umanitari, ma di direttive emanate con spietata determinazione per realizzare il più grande genocidio della storia. Kalergi non è stato un fantasma: a testimoniarlo c’è l’istituzione in suo onore del premio europeo Coudenhove-Kalergi che ogni due anni premia gli europeisti che si sono maggiormente distinti nel perseguire il suo piano criminale. Tra di loro troviamo nomi del calibro di Angela Merkel o Herman Van Rompuy. Anche l’ONU invita ad accogliere milioni di immigrati per compensare la bassa natalità europea, proprio come non molto tempo fa affermò anche il ministro all’Integrazione, Cecile Kyenge. Sempre secondo l’ONU per compensare la bassa natalità europea l’Europa avrebbe bisogno entro il 2025 di 159 milioni di immigrati» (3).
Forse tutto questo è una esagerazione, una visione distorta della realtà suggerita e reinterpretata attraverso la lente deformante dell’ideologia e dello schieramento politico. Forse. Ma rimane il sinistro presentimento che la situazione attuale dei nostri Paesi, già compromessa dalla presenza di troppi stranieri che non riusciamo a collocare nel tessuto produttivo, possa degenerare veramente in questa apocalisse demografica e che il “governo” dei flussi migratori sia in effetti già sfuggito di mano ai “registi occulti” di Bruxelles. Come spiegare altrimenti l’atteggiamento preclusivo dell’Austria e di altri Paesi che hanno chiuso le loro frontiere? Come spiegare la Brexit che, sulla carta, non conveniva a nessuno? Né in termini economici né in termini finanziari e monetari? La dietrologia è una brutta pratica, persino aberrante. Pensare a male è controproducente e addirittura peccato, ma la sfiducia nella classe politica dominante e lo strapotere della Massoneria nell’Occidente autorizza a ipotizzare gli scenari più conturbanti.
A 100 anni da Fatima e dagli inascoltati appelli della Madonna che per voce di tre Pastorelli ha avvisato il mondo affinché ci convertissimo, abbandonassimo la via scellerata dei peccati e cessassimo di offendere Dio e il suo Cuore Immacolato, l’umanità si accorge di aver imboccato una via senza ritorno. Vuoi vedere che questa è proprio la “strada maestra” della purificazione e del castigo di Dio? Preghiamo tutti l’Immacolata che salvi l’Europa dalla distruzione.  

NOTE
1) Vedi Soufiane Malhouni, Il mondo sta cambiando. L’Islam dominerà il mondo, su: You Tube
2) http://www.informazionelibera.info/il-piano-kalergi-ecco-spiegato-il-genocidio-dei-popoli-europei/
3) ibidem.

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