Fatima riassume tutti i messaggi mariani degli ultimi due secoli in modo completo, semplice e coerente, presentando una visione tridimensionale della realtà della Fede che può essere divisa in tre aspetti differenti ma comunicanti tra loro: ossia quello catechetico, quello morale e quello profetico.
Alla Cova da Iria la “Bianca Signora” lascia un messaggio insieme semplice ma decisivo: invita fondamentalmente alla preghiera ed alla penitenza, ammonendo il mondo riguardo agli immensi pericoli che lo minacciano e rivelando che Dio ha scelto Lei come arma sicura e mezzo infallibile per il trionfo della Luce sulle tenebre. Chiedendo la consacrazione pubblica della Russia al Cuore Immacolato di Maria come unico mezzo per la sua eventuale conversione, Dio manifesta la volontà che tutti sappiano che userà misericordia e salverà il mondo solo per mezzo di Maria.
Oggetto del messaggio di Fatima è pure l’esistenza del demonio e dell’inferno, del Purgatorio e del Paradiso. Il Rosario e la penitenza vissuta in modo serio e generoso, vengono proposti come rimedio nella lotta contro il potere delle tenebre, facendo eco a ciò che Gesù disse nel Vangelo, circa alcuni demoni che possono essere combattuti e vinti solo con la preghiera (specialmente mariana) e il digiuno (cioè, in senso ampio, la mortificazione e la penitenza corporale).
Il padre J. Alonso così sintetizza il messaggio di Fatima: «Il messaggio di Fatima è un appello urgente alla preghiera, soprattutto alla recita meditata del rosario e alla pratica della comunione riparatrice [...]. Esso contiene soprattutto un’accentuazione nuova della funzione interceditrice del Cuore della Vergine. Il tema del Cuore di Maria appare al centro di una costellazione tematica che costituisce il senso escatologico del messaggio per il nostro tempo, con una visione carismatica della conversione della Russia e del trionfo finale del Cuore di Maria» (1).
Papa Benedetto XVI, nell’intervista rilasciata ai giornalisti l’11 maggio 2010 in partenza per Fatima, spiegò che «il messaggio, la risposta di Fatima, sostanzialmente non va a devozioni particolari, ma proprio alla risposta fondamentale, cioè conversione permanente, penitenza, preghiera, e le tre virtù teologali: fede, speranza e carità. Così vediamo qui la vera e fondamentale risposta che la Chiesa deve dare, che noi, ogni singolo, dobbiamo dare [...]. Con una parola, dobbiamo ri-imparare proprio questo essenziale: la conversione, la preghiera, la penitenza e le virtù teologali». A questo va aggiunto, primo e non ultimo per importanza, l’appello alla Devozione al Cuore Immacolato.
L’ossatura del messaggio di Fatima è robusta, il quadro di insieme completo. Analizzato per lungo e per largo e sviscerato nei suoi più ricchi contenuti, presenta una visione tridimensionale della realtà della Fede. Ci sembra di poterlo ripartire in tre sezioni distinte ma comunicanti tra loro che sono anche le tre dimensioni che caratterizzano in genere i messaggi mariani degli ultimi due secoli. Ma la grandezza di Fatima sta nel riassumerli tutti in modo coerente, ricco, semplice e al contempo complesso per i dettagli di cui si arricchiscono gli appelli in un contesto storico che si vena di sfumature apocalittiche. Nel messaggio troviamo così:
* Una sezione catechetico dottrinale, in cui la Madonna svolge l’ufficio di Madre-catechista, riproponendo le verità fondamentali ed immutabili della Dottrina cattolica. È certo da rilevare la valenza dottrinale del messaggio di Fatima in rapporto alla “crisi catechetica e dogmatica” in atto nella Chiesa da diversi decenni. «Riassumendo l’importanza di Fatima, possiamo dire che queste apparizioni hanno sottolineato alcuni importanti punti dell’insegnamento della Chiesa; punti che rischiavano di essere dimenticati [...]. A Fatima sono dunque enfatizzati tutti i principali temi tradizionali dell’insegnamento della Chiesa, inclusa la Trinità, il Paradiso, l’inferno, il Purgatorio, l’anima, gli Angeli, i demoni, il Papato ed il ruolo di intercessione di Maria» (2).
All’interno di questo “spazio dogmatico” troviamo importanti verità della Fede quali:
- l’esistenza degli Angeli e la loro assistenza agli uomini e alle Nazioni;
- la Presenza reale di Cristo nel Santissimo Sacramento e il culto di adorazione e riparazione da esibire all’Augustissimo Sacramento dell’Altare;
- la Santissima Trinità e l’adorazione dovuta a Dio Uno e Trino, verità primaria fondamentale della Fede cattolica;
- l’esistenza e la realtà dei Novissimi (Morte, Giudizio, Inferno, Paradiso) e del Purgatorio;
- la sofferenza vicaria (esistenza e ruolo della anime vittime);
- la Corredenzione e Mediazione materna della Beata Vergine Maria e il suo ruolo privilegiato nell’economia della salvezza.
* Una sezione di carattere più parenetico-morale, in cui la Madonna si presenta quale “divina Pastora” che guida i suoi figli alla santità e “Dottoressa celeste”, nell’atto di offrire a tutti il farmaco spirituale per i mali contro cui aveva già messo in guardia. All’interno di questa sezione figurano i principali rimedi da mettere in pratica, richiesti dalla Madonna stessa:
- la vita teologale del cristiano attraverso la pratica delle tre virtù di fede, speranza e carità;
- l’adorazione e la riparazione esercitata generosamente per “compensare” gli oltraggi e i peccati che commettono gli uomini nel mondo;
- la preghiera, la penitenza/sacrificio e il Santo Rosario per salvare le anime dei poveri peccatori dall’inferno;
- la Devozione al Cuore Immacolato di Maria con la congiunta pratica dei “primi cinque sabati”.
* Una sezione più profetico-apocalittica in cui la Madonna riveste l’ufficio di “Profetessa” che sferza gli errori e le perversioni ideologiche e morali del mondo e preannuncia castighi come conseguenza dell’indurimento del cuore e del rifiuto di obbedire ai voleri di Dio. All’interno di questa area tematica sono presentate realtà dalla forte carica drammatica, quali:
- l’esistenza, la natura e le nefaste conseguenze nel mondo del Comunismo ateo ed omicida;
- la guerra e l’odio tra le Nazioni;
- la Passione della Chiesa (persecuzione dall’esterno e defezione all’interno);
- il castigo purificatore;
- la vittoria finale del Bene per mezzo dell’instaurazione del Regno di Maria (“Trionfo del Cuore Immacolato”).
Per quanto riguarda il Comunismo, ricordiamo, a mo’ di breve nota, che proprio nel 1917, qualche giorno dopo l’ultima apparizione della Madonna a Fatima, conquistò il potere in Russia, per mezzo di una rivoluzione sanguinosa. Per consolidarsi fece più vittime delle due Guerre Mondiali insieme: 64 milioni di morti. Solo Stalin, secondo la denuncia fatta dal suo successore Nikita Krusciov al XX Congresso del partito comunista sovietico (1956), ne aveva fatti più di 20 milioni! Eppure fu proprio lo stesso Krusciov, poi, ad incrementare la persecuzione contro la Chiesa Cattolica.
E la Russia iniziò così a diffondere i suoi errori nel mondo promovendo guerre, persecuzioni alla Chiesa e martirizzando i buoni, come aveva tragicamente preannunciato la Madonna alla Cova da Iria. Nel corso di 70 anni, oltre 50 nazioni furono schiavizzate dall’imperialismo sovietico, che ha lasciato dietro di sé una spaventosa scia di sangue e di sofferenza.
La Vergine aveva ben ragione, quindi, a sottolineare il pericolo che la Russia avrebbe rappresentato per l’umanità, con la richiesta della sua consacrazione per neutralizzarne il veleno malefico.
Note
1) J. M. Alonso, Fatima, in: S. de Fiores - S. Meo, Nuovo Dizionario di Mariologia, San Paolo Edizioni, Cinisello Balsamo 1996.
2) D. A. Foley, Il libro delle apparizioni mariane. Influenza e significato nella storia degli uomini, Gribaudi, Milano 2004, pp. 527-528.