Della presenza e dell’assistenza che la Madonna riserva ai Sacerdoti e dell’amorevole assistenza che riservava a Padre Pio, ci offre una conferma singolare il demonio, attraverso la voce di alcune persone da lui possedute.
Ecco quanto trascritto nella Cronistoria del convento di San Giovanni Rotondo, riportato negli appunti di Padre Tarcisio Zullo da Cervinara il 19-21 maggio 1955 (1). Arrivano da alcune città della Toscana quattro indemoniati. Padre Tarcisio fa loro degli esorcismi solenni. Iniziati gli esorcismi i demoni infuriano, con ferocia assalgono gli astanti che frenano gli ossessi.
«“Perché non assalite anche me?”, dice loro Padre Tarcisio.
“Contro di te non possiamo nulla. C’è quell’altro che assiste”. “Chi è quell’altro?”. “Non ce lo comandare di dire!... Non vogliamo pronunziare quel nome!”, gridano gli ossessi, dando urli e saltando da fare spavento. Gli astanti sono in tutto panico.
“È qui?... In nome di Dio ditemi come si chiama e dove sta”. “Sì, è qui vicino a te, quello con i buchi; e non è solo, è con quell’altro Frate che sta sull’altare dove celebra la Messa al mattino [san Francesco] (2), assieme a quella Donna che [egli] sta sempre a pregare. Ora la sta pregando per te, affinché ci mandi via”.
“Ditemi il nome di quell’altro”.
“Padre Pio!!!”, gridano urlando.
“Chi è Padre Pio?”. “È un Santo tanto grande, contro cui non si può fare nulla. Ve ne accorgerete chi è, quando non l’avrete più! Ma perché ci tormenti a farci dire queste cose?”, vociferano saltando e urlando.
“Sicché Padre Pio è Santo?!”. I demoni non rispondono. “In nome di Dio rispondetemi! È Santo?!”.
“Voi non sapete nulla. Il suo Padrone gli vuole un bene immenso. E chi può toccarlo?! Sta sempre con quella Donna!...”.
“Sta con quella Donna... e che fa?”. “La prega sempre. Non c’è un minuto che non è assorto in Lei!”. “Come fa a pregarla sempre, se è tante ore al confessionale?”. “Anche lì non smette mai di pregarla. Si vergognasse! Sempre a vociarla [chiamarla o invocarla]!”.
“E se sta quella Donna sempre al confessionale, perché Padre Pio rimprovera tanto i penitenti e manda via i fedeli senza assoluzione?” (3). “Ma quante domande ci fai! Perché continui a torturarci?”.
“In nome di Dio ve lo comando: rispondetemi!”. “Quell’uomo, a cui tu sei sempre vicino, al confessionale è assistito [dalla Madonna] e [da san Francesco] (4). Nessuna cosa fa sui pellegrini, che non sia volontà di Dio. Consola, consiglia, richiama, rimprovera, a seconda che Quelli che lo assistono glielo suggeriscono. Come è efficace!... Quante sconfitte ci dà!...”.
“Qual è la virtù più coltivata da Padre Pio?”. “Il nascondimento, l’umiltà. Opera, opera, opera sempre e non fa trapelare nulla! Se gli occhi degli uomini vedessero, uh!... Ma, se gli uomini non vedono, percepiscono però”.
Dopo [aver terminato l’esorcismo], Padre Tarcisio domanda a Padre Pio: «È vero, Padre, che al confessionale, quando facevo gli esorcismi, mi ha raccomandato alla Madonna e a san Francesco?”. “Sì, mi sono ricordato una volta, e hanno fatto tutto loro”, rispondeva Padre Pio schermendosi. “Padre, non me lo nasconda, è vero che al confessionale è sempre assistito dalla Madonna e da san Francesco che le indicano la Volontà di Dio nell’esercizio del sacro ministero?”. “Se non ci fossero loro due, cosa combiccerei [combinerei]...”, risponde Padre Pio a capo basso e tutto rosso in viso. Ogni commento rovinerebbe la bellezza dell’opera divina» (5).
Francesco Bamonte,
La Vergine Maria e il diavolo negli esorcismi,
pp.199-202
Note
1) Cronistoria del convento, ff. 403-405.
2) Il nome di Francesco è aggiunto dal cronista del Convento.
3) Il cronista mette questa precisazione a piè pagina: «L’espressione è certamente esagerata. Bisogna intenderla così: “...perché Padre Pio rimprovera tanto alcuni penitenti e li manda via (sempre alcuni) senza assoluzione?”» (nota 131, riportata nel testo Padre Pio parla della Madonna, Edizioni Padre Pio da Pietrelcina, San Giovanni Rotondo 2006, p. 285).
4) Il demonio, il più delle volte, per disprezzo e anche perché per lui è una indicibile tortura, non proferisce direttamente il nome della Madonna o di un Santo, ma usa dei termini che li indicano in maniera implicita. Questo è il motivo «per cui il cronista usa i termini Madonna e san Francesco, infatti Padre Tarcisio, quando raccontava l’episodio, asseriva che il demonio non faceva mai i nomi né della Madre del Signore né del Serafico Padre san Francesco, ma usava altri termini, per indicarli» (cf. nota 132 riportata nel testo Padre Pio parla della Madonna, p. 285).
5) Padre Marcellino IasenzaNiro, Padre Pio parla della Madonna, pp. 283-286.