RISPOSTA AI LETTORI
Dopo la Comunione mi sento sempre la stessa
dal Numero 21 del 29 maggio 2016

Sono Alice, ho 19 anni e mi sento molto attratta dalla spiritualità francescana, soprattutto da santa Chiara di cui ho letto la vita e le lettere. Mi attrae molto il suo rapporto con Gesù eucaristico e spesso durante la settimana cerco di trascorrere del tempo in adorazione al Santissimo e fare la Santa Comunione tutte le volte che posso. Noto però che nonostante io riceva il Signore così spesso, sono sempre la stessa. Un sacerdote mi ha detto di perseverare nell’impegno perché anche se non li vedo o sento, la Comunione ha sempre degli effetti positivi sull’anima. Potreste dirmi quali?
Alice N.

Cara Alice, il Sacerdote le ha dato un ottimo consiglio. Infatti la Santa Eucaristia ricevuta in stato di Grazia (cioè senza peccati gravi sulla coscienza) produce ogni volta in noi per sua propria virtù un aumento di Grazia santificante. Gesù l’ha istituita per essere cibo della nostra anima: «La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda» (Gv 6,55), i suoi effetti quindi somigliano a quelli del nutrimento materiale: sostiene, aumenta e ripara le forze spirituali, causandoci un “benessere” che, se non è sempre sensibile, è senz’altro sempre reale. Cosa riceviamo quando ci comunichiamo? La nostra Fede ci dice che riceviamo Gesù per intero e per davvero: il suo Corpo, il suo Sangue, la sua Anima e la sua Divinità. In quel momento si compie tra Cristo e l’anima una nuova unione realissima e spiritualissima, per cui gli autori spirituali dicono che “si diventa col Signore non solamente un solo spirito, ma anche una sola carne”. Il frutto di questa unione è una “vivificante trasformazione in Lui”. La reazione è simile a quella che c’è tra il cibo e colui che l’assimila, con la differenza che non siamo noi che trasformiamo Gesù nella nostra sostanza ma è Gesù che trasforma noi in Lui: è infatti l’essere superiore che trasforma l’inferiore. Nei momenti successivi alla Santa Comunione, e per tutto il tempo che durano in noi le Sacre Specie (almeno 15 minuti), siamo dei “tabernacoli viventi” dove Gesù abita e vive, dove gli Angeli vengono ad adorarlo e anche noi dobbiamo aggiungere le nostre adorazioni alle loro. Questa unione tende a rendere la nostra carne più sottomessa allo spirito e più pura e depone in noi un germe d’immortalità («E io lo risusciterò»: Gv 6,54). Quali altri effetti ne ricaviamo? L’anima di Gesù, santissima, si unisce alla nostra: la sua immaginazione e la sua memoria, così perfettamente regolate, si uniscono alle nostre facoltà per regolarle e dirigerle verso Dio e le cose divine. La sua intelligenza illumina la nostra mente con gli splendori della fede e ci fa giudicare tutto alla luce di Dio: ci fa assaporare gli insegnamenti evangelici e toccar con mano le follie e vanità delle massime del mondo. La sua volontà, costante e vigorosa, viene a correggere la nostra così debole nel bene, comunicandoci la sua divina energia. Così gli sforzi per vivere da veri Cristiani ci costeranno di meno, le tentazioni ci troveranno più forti a respingerle, la perseveranza nel bene non ci spaventerà più perché non saremo soli e potremo dire con san Paolo: «Tutto posso in Colui che mi dà forza». Il suo Cuore divino, pieno d’amore per Dio e per le anime, infiammerà il nostro così freddo e tiepido. Vivremo quindi una vita più intensa e soprattutto più soprannaturale e più divina del passato. Insieme al Verbo poi vengono a più speciale titolo nell’anima anche il Padre e lo Spirito Santo (cioè tutta la Santissima Trinità). Consumate le Sacre Specie, il Suo corpo e la Sua anima si ritirano da noi, ma vi rimane la Sua divinità finché stiamo in stato di Grazia. Questa unione spirituale si prolunga quanto vogliamo, perché quanto a Lui altro non brama che di restare eternamente in noi. Tutto ciò avviene sempre, anche quando non l’avvertiamo, ma avviene nella misura delle nostre buone disposizioni. I Santi, come santa Chiara, facevano esperienza di queste realtà soprannaturali e vivevano di esse. Come loro s’impegni a curare al meglio la preparazione e il ringraziamento alla Comunione, e coglierà doni sempre più meravigliosi da questo tesoro ineguagliabile!

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