MARIA SS.
Nuova Rubrica: La Madonna con gli occhi di Dante
dal Numero 05 del 30 gennaio 2022
di Mario Caldararo

Chi avrebbe mai pensato che a reggere l’impalcatura del grande apparato scenico dei tre regni della “Divina Commedia” ci fosse proprio Maria Santissima? è una scoperta, questa, che faremo insieme, in questo percorso semplice ma non superficiale di “Mariologia dantesca” che ci accompagnerà per l’anno 2022.

Chi inizierà con noi questo cammino non se ne stancherà: gli amanti di Maria vi troveranno occasioni d’oro per conoscerla meglio, contemplarla sotto splendide luci, invocarla con nuovi nomi, desiderarla nelle sue virtù... approfondendo un patrimonio letterario che nessun cattolico, tanto più italiano, dovrebbe ignorare.

PRESENTAZIONE

Quando all’alba dell’anno dedicato al ricordo del più grande tra i poeti che l’Italia, con la cultura classica e la teologia cattolica, ha regalato al mondo dell’arte e della cultura, mi è stato chiesto di indagare su come Dante disegna e descrive la Madonna nella Divina Commedia, con molto entusiasmo e con ancora maggiore incoscienza ho subito assentito al progetto. Dopo quasi due anni di studio, ricerca e scrittura l’entusiasmo è rimasto intatto, seppur unito alla stanchezza del lavoro, ma l’incoscienza si è trasformata nella coscienza di aver svolto una impresa che avrebbe richiesto un tempo decisamente maggiore e un lavoro di equipe e di vari specialisti, tanto vasti erano i campi nei quali si entrava, dalla letteratura all’arte, dalla Teologia alla Mariologia, dalla musica alla storia e alla storia della liturgia e così ancora per molte altre discipline di studio. Nonostante questo abbiamo cercato di offrire al Lettore un percorso semplice ma non superficiale di conoscenza della Mariologia dantesca.

Nell’accingerci a cominciare questo lavoro, non avevamo, con piena contezza, la percezione di quanto Dante tratteggi con precisione grande di particolari, con organicità e con una Mariologia quasi completa la figura di Maria, quindi grande è stata la sorpresa quando nel leggere in modo sistematico e in completezza tutta la Commedia ci siamo resi conto di come a reggere l’impalcatura del grande apparato scenico dei tre regni ci sia proprio Maria. Per la grande sollecitudine di Maria comincia il viaggio di Dante, Lei è il modello per le anime che si apprestano ad entrare nel Paradiso purificando le proprie imperfezioni colpevoli, Lei è il centro del Paradiso attorno a cui si dispongono gli angeli, i santi e i beati che godono della sua visione e, illuminati da Dio, ridono alla vista della bellezza di Maria, Lei è la Mediatrice che con il suo solo sguardo muove il cuore di Dio e permette a Dante di compiere il suo viaggio. E dentro queste che sono le linee generali si aprono tanti percorsi che ci portano a interrogarci e poi a ricostruire la Mariologia di Dante.

Siamo fortemente persuasi che ogni uomo è figlio del suo tempo e delle epoche precedenti e che quindi Dante non sia l’improvviso genio in un’epoca buia ma il distillato della cultura medievale. Purtroppo a causa della distanza culturale e temporale noi non abbiamo precisa ed immediata conoscenza della selva di significati dei simboli che lui usa e tantomeno abbiamo la immensa conoscenza filosofica, allegorica e teologica da lui posseduta, perciò il nostro lavoro è consistito anzitutto in una lunga, laboriosa e per tanti versi non facile fase di ricostruzione del mondo filosofico, teologico e simbolico abitato da Dante e con acribia filologica abbiamo cercato di rintracciare tutti i possibili riferimenti, ad opere letterarie, liturgie, riti, iconografie che verosimilmente il nostro Poeta poteva conoscere, aventi come oggetto o, meglio, come soggetto Maria. Solo dopo la ricostruzione di questo cosmo culturale dantesco siamo passati a rintracciare nel testo ogni riferimento possibile alla Vergine Maria e, dopo aver collocato Maria, con la sua funzionalità, all’interno della struttura della Commedia, abbiamo provato a tracciare con molta semplicità “linee di Mariologia dantesca”, consapevoli della complessità e vastità del tema, nelle quali forniamo in sintesi quanto studiato e rintracciato nel testo. Semplici linee di Mariologia dantesca, dunque, perché abbiamo voluto concentrare il nostro lavoro sulla ricerca e la ricostruzione dell’immaginario mariano di Dante, come detto sopra, lasciando a chi è maggiormente competente in materia teologica e mariologica il compito di dare le ultime pennellate a quest’opera per la quale noi abbiamo fornito tela, pennelli, colori, disegno e abbozzo.

La nostra non vuol essere una tapìnosi retorica ma la condivisione dello sforzo fatto davanti alla grandezza del tema. La Vergine Maria e Dante, due personalità immense, l’una per la fede, l’altro per la letteratura, non potevano essere oggetto di attenzione di un solo studioso. Speriamo soltanto di offrire, in simplicitate, un percorso utile al pellegrino Lettore che avrà fra le mani queste poche righe.

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